Fiaccolata per custode aggredito, Questura nega autorizzazione: “Ma per Gino ci saremo”
Niente autorizzazione per motivi di sicurezza, il CdQ Serpentara ritira "con rammarico" la partecipazione ufficiale: "Chi vuole venga a titolo personale"
Vista la concomitanza di altre manifestazioni sul territorio comunale non sarebbe garantito un adeguato presidio di sicurezza a tutela dei manifestanti: questa la motivazione che ha indotto la Questura di Roma a negare l’autorizzazione alla fiaccolata di solidarietà per Gino Lozzi, l’ex custode della Toscanini aggredito da una banda di rapinatori.
La mobilitazione, organizzata dal tam tam sui social network, e nata dallo sgomento e dal profondo dispiacere per quanto accaduto in via Flavio Andò sarà dunque senza autorizzazione. Il Comitato Serpentara – uno dei promotori del’iniziativa - ha ritirato “con rammarico” la propria partecipazione ufficiale “ma – è scritto nel comunicato – chi vorrà comunque dimostrare il proprio affetto a Gino potrà eventualmente essere presente a titolo personale”.
Nessun annullamento dunque, la fiaccolata davanti la Chiesa di S. Ugo si prospetta ugualmente partecipata e quanto mai sentita: “Per Gino ci saremo”, “poteva accadere a ognuno di noi e per questo è giusto andare” – commentano i cittadini che, autorizzazione o no, mostreranno comunque vicinanza e solidarietà alla famiglia Lozzi.
