rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Serpentara-Fidene Valmelaina / Piazza Paolo Carcano

L'area verde dietro piazza Carcano è a rischio incendi ma nessuno può intervenire

Prima di bonificare la zona bisogna capire se sia privata o comunale

In un periodo di grave emergenza per gli incendi che interessano quasi quotidianamente la città, sembra incredibile che un terreno, pieno di rovi, sterpaglie ed immondizia, non possa essere bonificato perché non si è certi di chi sia la proprietà. L’area alle spalle di piazza Carcano, nel III municipio, rappresenta ad oggi un vero mistero: non si sa di chi sia, se del pubblico o di un privato. Non proprio una quisquilia visto che nessuno, finché non si farà luce sulla proprietà, potrà intervenire per sfalciare e pulire la zona.

Area privata o comunale?

Per questo motivo il consiglio del III municipio ha approvato all’unanimità un atto presentato da Livia Pandolfi, consigliera della Lista Calenda. Con questo documento si impegna il presidente del municipio e l’assessore all’ambiente ad accertarsi se l’area sia di proprietà comunale, per predisporre “con urgenza lo sfalcio del verde nell’immediata prevenzione di possibili incendi”, predisponendo “un adeguato progetto di bonifica-riqualificazione, finalizzato alla creazione di un’area attrezzata adeguata per la fruizione dei cittadini”. Se invece l’area dovesse risultare privata, l’amministrazione dovrà fare in modo che il proprietario “la mantenga pulita per prevenire eventuali incendi”.

spazzatura piazza carcano-2

Uno degli aspetti incedibili di questa vicenda, come spiega Livia Pandolfi, è che la zona alle spalle di piazza Carcano “nemmeno dalle visure catastali risulta chiaramente assegnabile nella sua interezza a un privato a cui si può prima chiedere o imporre di intervenire. È per questo che ho presentato un atto mirato proprio a chiarire di chi sia quel terreno e quindi a chi spetta sfalciarlo e pulirlo. L’atto, infatti, impegna il presidente e gli assessori competenti a fare questa verifica urgente e a chiarire se si tratti effettivamente di aree verdi cedute negli anni passati all’amministrazione comunale senza che sia stata perfezionata la presa in carico e fatta nemmeno la registrazione al catasto”.

Aree abbandonate in tutta Roma

Di casi come questo ce ne sono decine in ogni municipio romano. “Aree che sembrerebbero private e che invece da decenni sono state cedute al comune, senza essere registrate al patrimonio comunale e nemmeno al catasto – spiega ancora la Pandolfi - terre di nessuno, appunto, dove imperversano rovi, sterpaglie, immondizia e vere e proprie piccole giungle a rischio incendio. Siti che occorre mappare, perfezionarne la cessione se pubbliche e su cui intervenire”.

“Ci rendiamo conto che va fatta una mappatura, soprattutto alla luce degli effetti sempre più devastanti, e in crescita ogni anno, del riscaldamento globale - dice la consigliera Flavia De Gregorio capogruppo di Lista Calenda in Campidoglio. “Roma è rovente e ormai brucia ogni giorno – conclude – si tratta di operare con gli sfalci con tempestività e programmandone la ripetizione con spirito di prevenzione sin dalla primavera e non più a ridosso dell’estate occupandosi anche di queste aree a rischio che possono rappresentare dei detonatori pericolosissimi per incendi dentro i nostri quartieri”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'area verde dietro piazza Carcano è a rischio incendi ma nessuno può intervenire

RomaToday è in caricamento