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Serpentara-Fidene Fidene / Via Salaria, 981

L'impianto AMA Salaria chiuderà, a disposizione però durante il Giubileo

Il Comitato spontaneo di Villa Spada che da anni si batte contro i miasmi del TMB ha incontrato l'Assessore all'Ambiente di Roma Capitale, Estella Marino: "Per il futuro netto No ad attività che operi con i rifiuti"

L'impianto AMA di via Salaria chiuderà entro il 31 dicembre 2015. Quanto già promesso e annunciato è stato ribadito dall'Assessore all'Ambiente di Roma Capitale, Estella Marino, con la quale i rappresentanti dei cittadini di Villa Spada - con dirigenti AMA, Legambiente Lazio, il minisindaco Paolo Marchionne e l sua vice con delega alle Politiche Ambientali, Gianna Le Donne - hanno avuto un incontro di recente.

DOPO L'INCENDIO - Ai presenti - come riporta fedelmente il Comitato di Quartiere che da anni si batte contro i miasmi - è inoltre stato detto che i lavori di ripristino della funzionalità del TMB, devastato da un incendio il 2 giugno scorso, impegneranno la Municipalizzata per tutto il mese di Agosto. In quel periodo l'impianto sarà fermo mentre da settembre fino a chiusura lavorerà al 50% della sua potenzialità, per un valore pari a circa 300 tonnellate al giorno.

A DISPOSIZIONE DURANTE GIUBILEO - Il sito al 981 della Salaria necessita di essere rimesso in sesto e reso pienamente operativo anche in vista del Giubileo indetto da Papa Francesco: "L'Assessore Marino ci ha informati - dicono da Villa Spada - che, in accordo con AMA , nell’eventualità di un guasto o di una situazione di criticità degli altri impianti di trattamento, il TMB di Via Salaria potrebbe tornare operativo per il breve periodo, 24-48 ore, dovuto al ripristino delle condizioni di normalità evitando così spiacevoli problemi nella raccolta dei rifiuti della città di Roma".

E IL FUTURO? - Ancora aperta tuttavia la questione relativa alla futura destinazione dell'impianto. L'AMA, a quanto riporta il Comitato spontaneo di Villa Spada che si è detto assolutamente contrario a tale eventualità, vorrebbe realizzare in quello che diverrà un ex TMB  un’area di raccolta e trattamento multimateriale. 

"Abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà, a qualsiasi tipo di attività che torni ad operare su rifiuti che producano ogni possibile tipo di esalazione o inquinamento delle aree limitrofe, danneggiando così ulteriormente la vita dei cittadini e dei lavoratori che gravitano attorno all’attuale area del TMB" - chiariscono da Villa Spada non intenzionati a cedere su tale punto.

PACATO OTTIMISMO - Rimandata dunque al futuro la valutazione delle proposte sul destino del 981 della consolare romana: il territorio tuttavia si augura che le scelte possano essere, almeno questa volta, condivise.

"Tra luci e ombre - conclude il Comitato spontaneo di Villa Spada - riteniamo che si possa moderatamente essere ottimisti nel ritenere prossima la fine di questa vergogna, senza - assicurano - abbassare la guardia sul nostro futuro".
 

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