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Venerdì, 19 Aprile 2024
Montesacro Montesacro / Piazza Conca D'Oro

Differenziata, ancora proteste: "Questa è solo una sostituzione di cassonetti"

Incontro tra cittadini, comitati, Municipio e associazioni sulla raccolta differenziata. Bonessio (Verdi): "Peggior soluzione possibile". Bonelli: "Un'opportunità"

Raccolta differenziata in IV Municipio, è ancora questo l’argomento clou del territorio che a partire da lunedì prossimo sarà il primo della Capitale a praticarla. Ieri utenti, Comitati di Quartiere, istituzioni politiche e vertici dell’Ama si sono confrontati in un incontro pubblico dove ciascuna parte ha espresso il proprio punto di vista sulla differenziata che esordirà la prossima settimana.

L’obiettivo dichiarato dall’AMA è quello di utilizzare questo primo step del nuovo piano di sviluppo per  portare la raccolta differenziata nella Capitale al 30% entro l’anno, così come previsto dal “Patto per Roma” : “Questo non va considerato un progetto pilota perché deve essere un progetto in progress: ottimizzando il servizio dobbiamo raggiungere il porta a porta di un milione di persone in due anni e coprire con esso il 70% dell’estensione territoriale di Roma” – ha detto il Presidente di Ama, Piergiorgio Benvenuti.

Oltre 240 mila i cittadini coinvolti in questa nuova esperienza ma solo 36mila coloro che potranno usufruire del porta a porta: ed è proprio questo il nodo che ha scatenato le maggiori critiche di Comitati e Associazioni sul modello proposto dalla municipalizzata.

“Una piccola rivoluzione” – hanno detto i vertici Ama, ma questa definizione non è sembrata affatto realistica a Nando Bonessio, Presidente Regionale dei Verdi: “L’unica che può chiamarsi raccolta differenziata e che può dare un frutto vero per far diventare Roma una città normale, ma tuttavia ancora fuori i livelli previsti per legge, è quella porta a porta spinta in tutto il territorio del IV Municipio”.

L’esponente del Partito Ecologista ha poi sottolineato come il sistema della raccolta stradale sia stato criticato numerosi esperti come Raphael Rossi, Enzo Favoino, Attilio Tornavacca e Roberta Cavallo: “La raccolta differenziata su strada è quella che ha dato i risultati peggiori ed è per questo che non ci convince. Non è propedeutica a quella differenziata porta a porta che vorremmo veder crescere. Questo significa anche che gli investimenti economici che sta facendo Ama adesso non saranno riutilizzati se si volesse passare al vero porta a porta”.

“Una raccolta di scarsa qualità” – così ha definito la differenziata in sede stradale il Presidente Regionale dei  Verdi sottolineando anche il maggior valore economico del materiale conferito ai centri di raccolta dalla differenziata porta a porta.
Un modello sbagliato dunque, secondo Bonessio, quello proposto dall’Ama in IV Municipio ma al quale si sarebbero potute aggiungere alcune soluzioni come ad esempio la collocazione di cassonetti stradali dedicati a singoli condomini, chiusi ermeticamente ed apribili solo tramite badge.

Un accorgimento, quello del cartellino di riconoscimento,  inizialmente previsto dal piano ma a cui successivamente l’Ama ha rinunciato  a causa dei costi elevati e la mancanza di fondi.

KitDifferenziata-2"Questa non è una raccolta differenziata è solamente una sostituzione di cassonetti: i cittadini sono obbligati a fare la differenziazione de rifiuti in casa, ma poi devono sversarli nei cassonetti stradali dove senza alcun controllo persone poco diligenti potrebbero mandare in fumo il lavoro di tutti” – ha tuonato Mimmo D’Orazio del Comitato di Quartiere Serpentara.

Sulla stessa linea d’onda anche il Consigliere Municipale del PD, Riccardo Corbucci: “Questa non è assolutamente una rivoluzione, come purtroppo è già stato per la raccolta sperimentale nel quartiere Valli che si è dimostrata un grandissimo fallimento. Anche questa volta  - aggiunge l’esponente Democratico - temiamo che non vada bene”

Due le questioni evidenziate da Corbucci: nei grandi quartieri, Nuovo Salario-Conca d’Oro-Montesacro, viene fatta la raccolta con i cassonetti in strada, in quelli più piccoli come Castel Giubileo, Cinquina e Settebagni, quella porta a porta.  “E’un errore concettuale enorme  dovrebbe essere il contrario.  – spiega il consigliere che aggiunge “Il cassoetto in strada poi non consente di distinguere tra il cittadino modello che fa la raccolta differenziata in modo corretto e chi invece potrebbe vanificare la diligenza del resto della comunità”.


Di tutt’altro avviso il Presidente del IV Muncipio Cristiano Bonelli, che pur sottolineando le palesi criticità  e aprendo a qualche modifica sul modello ha parlato di “obiettivo raggiunto” per qualcosa che non si presenta come il solito annuncio, ma sta realmente prendendo piede sul territorio: “Questa è un’opportunità che il nostro Municipio e la nostra Città devono sfruttare al massimo. Quella che sta per cominciare è qualcosa di reale, concreta e nuova e come tutte le cose nuove ha bisogno di assestamento e di una serie di fasi come la conoscenza e il cambiamento da parte dei cittadini delle proprie abitudini”. Il numero uno di Piazza Sempione ha poi ribadito la necessità, oltre di necessarie verifiche sulla tracciabilità del conferimento, anche di un ponte diretto fra Ama, cittadini e istituzioni locali affinchè ci possa essere una sinergia tra le parti per considerare e attuare osservazioni costruttive.


Ottimismo da parte dell’Assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti: “Dobbiamo assolutamente incrementare la raccolta differenziata per non avere più discariche come Malagrotta ma ci vuole anche un po’ di pazienza da parte dei cittadini – ha detto ai microfoni di RomaToday - La differenziata dobbiamo farla tutti, non possiamo più tornare indietro. Ama starà vicino ai cittadini ma i cittadini devono sapere che l’amministrazione comunale farà anche delle multe a chi non rispetta i criteri”.


Dunque da lunedì i residenti del IV Municipio saranno i primi della Capitale a sperimentare la raccolta differenziata: porta a porta e stradale, nella speranza che tra le critiche e le evidenti problematiche, a prevalere poi sia comunque la responsabilità dei singoli affinchè anche a Roma si possa finalmente attuare un ciclo virtuoso dei rifiuti.

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