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Martedì, 16 Aprile 2024
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Il consiglio municipale costa troppo: è polemica sui rimborsi dei consiglieri

L'inchiesta di Enrico Pazzi svela i rimborsi da capogiro di alcuni consiglieri. L'opposizione: "Abbiamo presentato una richiesta per ridurre le sedute da tre a una". D'accordo il capogruppo del Pdl

Continua a far discutere il bilancio delle attività e dei costi del IV Municipio. Nel mese di Luglio 2010 è stata bocciata una mozione presentata dal Pdl che proponeva di convocare un solo consiglio a settimana (invece dei soliti tre), per favorire il risparmio delle casse municipali.

L’opposizione, favorevole alla bocciatura, pensava allora che tale iniziativa servisse all'amministrazione per mascherare la crisi della maggioranza, i cui sintomi più evidenti erano la continua caduta del numero legale e la conseguente bocciatura di molti atti, dovuta alle assenze reiterate dei consiglieri Pdl.

L’inchiesta. L'inchiesta curata da Enrico Pazzi, e pubblicata su  www.Roma2013.org, dimostra quanto costa al portafoglio del cittadino del IV Municipio ciascuna seduta consiliare, per non parlare dei rimborsi vari ai Consiglieri. E proprio su questi ultimi è interessante documentarsi.
 
Mentre, infatti, i consiglieri lavoratori dipendenti della pubblica amministrazione e del settore pubblico hanno diritto alla cosiddetta giustifica dal lavoro, che non comporta esborsi per le casse municipali,  i consiglieri che dipendono da un datore di lavoro privato hanno diritto ad un rimborso dello stipendio dal IV Municipio, essendo mancati sul posto di lavoro. E se il consigliere manca dal lavoro tutto il mese, come quasi sempre avviene, il rimborso dello stipendio sarà quasi totale.
 
Dall'inizio della consiliatura 2008 il IV Municipio ha otto consiglieri municipali che percepiscono il rimborso di lavoro. Per loro i cittadini spendono più del costo dell’intero consiglio municipale, che a pieno regime costa 274.144,32 €, a fronte dei circa 674.000,000€ l’anno spesi per i consiglieri. Che per l’intero mandato fa oltre 3 milioni e trecento mila euro.

L'opposizione incalza.
Il Vicepresidente del Consiglio, Riccardo Corbucci, che all’inizio di Gennaio ha presentato alla Conferenza dei Capigruppo una richiesta per ridurre il numero di sedute consiliari da tre ad una, sostiene: “Non ho ancora ricevuto risposta, nel frattempo continuiamo a riunirci tre volte a settimana. È evidente che questa istituzionalizzazione delle tre sedute miri a garantire i rimborsi di lavoro e le giustifiche, abusando delle opportunità offerte dalla legge su questa materia, il cui obiettivo è invece quello di garantire a chiunque di poter svolgere l’incarico di consigliere municipale, soprattutto ai dipendenti pubblici che possono essere giustificati sul posto di lavoro".
 
E dalla maggioranza, invece, il Presidente del gruppo consiliare Pdl, Francesco Vaccaro, spiega: “Sono contento che alcuni consiglieri dell’opposizione abbiano cambiato idea sul numero necessario di sedute per le riunioni del consiglio. Del resto sono stati loro a non far passare la nostra mozione a Luglio. Io ritengo che il numero corretto di sedute consiliari deve rispecchiare gli atti prodotti dal consiglio; quindi in questo momento non si dovrebbe superare una seduta a settimana. Ci sono persone che vogliono mantenere i propri privilegi, ma non è corretto gravare in questo modo sulle tasche dei cittadini”.

 

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