Il più infuriato di tutti era lui, Fabrizio Cascapera, unico rappresentante a Piazza Sempione della Lista Marchini che proprio non ha digerito il rinvio del Coniglio nel quale si sarebbero dovuti discutere gli emendamenti alle linee programmatiche presentate ieri dal Presidente Marchionne.

Un documento, quello sul programma amministrativo del minisindaco, protocollato il 3 luglio e che dunque – secondo l’art. 53 del Regolamento – sarebbe dovuto giungere in Aula non prima di cinque giorni da tale data: un errore della maggioranza che l’opposizione non ha mancato di sottolineare e che, dopo sospensioni e riunioni dei capigruppo improvvisate in Aula Consiglio, ha portato al rinvio della seduta.

Ad opporsi alla prosecuzione dei lavori – nonostante l’Assemblea si fosse ampiamente dichiarata contraria alla questione pregiudiziale sollevata da PdL e Fratelli d’Italia – è stato il capogruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà, Cesare Lucidi, che così schierandosi ha mandato tutti a casa: “Qui si stanno facendo dei giochetti sbagliati, rientriamo quindi nella legalità così avranno tutto il tempo che hanno chiesto” – ha detto l’esponete di SeL polemizzando con i numerosi interventi del centrodestra e le richieste di sospensione.

Una presa di posizione che Fabrizio Cascapera non ha affatto condiviso: “Trovo assurdo quello che è successo oggi: qui si gioca con i soldi pubblici, con il destino del Municipio e con gli interessi del territorio. Ci si attacca a cavilli del Regolamento che sappiamo essere importante almeno quanto la razionalità e la volontà di portare avanti un lavoro per la collettività tralasciando gli interessi personali.

Così facendo si arriverà a settembre che ancora dovremo approvare gli interventi basilari e affrontare i problemi urgenti. Questo – ha chiosato l’esponente della Lista Marchini - è un modo di fare politica che a me non piace. Quanto successo oggi è assurdo, ridicolo e mortifica i diritti dei cittadini”.