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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Conca d'oro Tufello / Viale Jonio

Stazione Jonio off limits per i disabili

Ascensore rotto da sei mesi e scala mobile da cinque. La stazione della metro B1 presenta gravi problemi dopo soli sette anni dall'inaugurazione

Scale mobili inutilizzabili ed ascensori fuori servizio da più di sei mesi. È questa la situazione della stazione della metro B1 Jonio nel III Municipio. Si tratta di una delle due sole stazioni metro presenti sul territorio, insieme a quella di Conca d’Oro. Una stazione off limits per i disabili ma non solo.

A denunciare il fatto è l’architetto romano Federico S., del gruppo “Salviamo la metro C”, che da utente (ed esperto) fotografa lo stato in cui versa questa infrastruttura. “Prendo la metro a Jonio tutti i giorni – racconta a RomaToday - ogni tanto almeno l’ascensore in salita dalla banchina funzionava e oggi è invece fermo anche questo. Quello in discesa è invece fermo da almeno 6 mesi. Discorso simile per le scale mobili: una per rampa di solito funziona, ma solo in salita. In discesa invece l’ultima rampa è ferma da 5 mesi. Per un disabile utilizzare la stazione è praticamente impossibile, ma di fatto lo è anche per anziani e passeggini”.

Jonio inaugurata appena 7 anni fa

Quello che colpisce Federico è che la metro Jonio è di recente realizzazione. “Tra tutte le stazioni di Roma, alcune vecchie anche più di 30 anni, quella a Jonio è una delle stazioni apparentemente messe meglio. Evidentemente il gran numero di interventi di manutenzione previsti in altri punti della rete stanno facendo tardare gli interventi”. In passato la stazione, oltre ai problemi cronici legati all'ascensore e alle scale mobili, aveva evidenziato anche problemi di infiltrazioni d'acqua. 

Le criticità della linea B1

La metro B1, i romani lo sanno molto bene, ha sempre avuto problemi di qualità. “La stazione Jonio è stata inaugurata nel 2015, tre anni dopo rispetto alle altre della stessa linea. Venne realizzata anche in tempi rapidi. Non è stata pensata per essere un capolinea (la linea b1 infatti dovrebbe arrivare fino a Porta di Roma) e pertanto non riesce a gestire più di due treni in arrivo. Di conseguenza ne risente la frequenza dei treni su tutta la linea, in maniera particolare ora che molti mezzi sono in manutenzione. Le cose potrebbero peggiorare ulteriormente fino a giugno per riprendersi forse a settembre”.

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Il problema delle manutenzioni

Nel 2020 tantissime stazioni sono state chiuse, in maniera parziale o totale, per procedere con delle manutenzioni non più rinviabili. La metro B da Termini a Rebibbia è stata inaugurata nel 1990 ed è oggetto di diversi interventi. Stesso discorso c’era stato per la metro A, con molti impianti che erano a fine vita. “Per questo la metro Jonio rimane un mistero – sottolinea ancora Federico – è relativamente nuova e non dovrebbe avere già queste carenze. Ad ogni modo è assordante il silenzio di Atac sui motivi per cui gli impianti, non solo non funzionano, ma non vengono nemmeno riparati dopo mesi”.

Metro, il problema della rete

Mentre a Roma si fatica per terminare delle linee già esistenti, secondo Federico il grosso problema della Capitale è la mancanza di una vera rete capillare di trasporto sotterraneo. “Nel III Municipio la linea D lungo l’asse Prati Fiscali, Jonio e via Ugo Ojetti sarebbe fondamentale. Se fosse realizzata, potrebbe accogliere e gestire meglio gli utenti della B1 che magari non possono utilizzare una stazione chiusa per manutenzione.  Bisogna poi finire la metro C. Non è solo per aumentare la copertura del territorio, serve anche a controbilanciare le mancanze di funzionamento quando si presentano”.

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