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Conca d'oro Montesacro / Piazza Conca d'Oro

Sgombero Parco delle Valli, "lavoro e scuola per vera integrazione"

Il minisindaco Marchionne ribadisce la propria linea sulla tematica: "Tutelare diritti delle persone, stop sopravvivenza ai limiti della legalità"

Dopo il rinvio dello scorso maggio ieri le ruspe di Roma Capitale e le forze dell'ordine sono intervenute all'interno del Parco delle Valli, tra la riva destra dell'Aniene e la ferrovia, per smantellare il grande insediamento abusivo presente ai margini della Riserva Naturale da mesi.

LO SGOMBERO - Trentotto baracche e tende sono state rase al suolo, trenta le persone identificate, sei i minori presenti nel "villaggio".

Uno sgombero che il quartiere - vessato da fumi nauseabondi, rovistaggio e mendicità - chiedeva da tempo, "un'operazione - ha detto a margine il minisindaco del Montesacro, Paolo Marchionne - non più rinviabile".

RIAPPROPRIAZIONE DELL'AREA - Intanto a Piazza Sempione, mentre nell'area sono in corso le bonifiche ambientali da parte di AMA, si studia un piano di riappropriazione di quella parte del Parco delle Valli affinchè non torni ad essere preda di tendopoli. 

PERCORSI INTEGRAZIONE - Impegno poi soprattutto sui percorsi di integrazione da intraprendere nei confronti di coloro che si erano stanziati ai margini della Riserva perchè lo sgombero, come spesso accade, non sia solo una soluzione, tra le altre cose assai dispendiosa, a breve termine. 

“Non potendo impedire a cittadini apolidi o, più spesso, muniti di regolare passaporto comunitario, di vivere nel nostro paese e nella nostra città, l’unica possibilità che abbiamo per gestire il tema nomadi senza innescare conflitti sociali con i residenti è quello di studiare dei percorsi “personalizzati” di accoglienza che impediscano a queste persone di  creare situazioni di totale degrado come gli accampamenti di fortuna che abbiamo demolito all’interno del Parco delle Valli” - ha detto il Presidente del Municipio Marchionne annunciando come per i nuclei familiari sgomberati ieri si stia lavorando con le associazioni di volontariato e l'Assessorato ai Servizi Sociali di Roma Capitale.

LAVORO E SCUOLA - Dare a queste persone e ai loro figli l’opportunità di avere un tetto decoroso, consentire ai bambini di poter andare a scuola, agli adulti di poter sperimentare una integrazione che, abbandonando modalità di sopravvivenza ai limiti della legalità, li indirizzi verso  forme di lavoro “socialmente” utili per guadagnarsi il minimo per vivere dignitosamente: gli obiettivi da perseguire secondo il minisindaco. 

"Nel contempo - ha proseguito Marchionne - lavoreremo con associazioni, comitati e volontari perché vi sia un 'controllo sociale' sul territorio per prevenire il formarsi di nuovi accampamenti.” 


SISTEMA CAMPI - Stoccata poi all'opposizione accusata di utilizzare il tema nomadi come strumento per creare consenso politico: “L’Italia - ha ricordato Marchionne - ha subito vari richiami dal Consiglio europeo per le sue politiche, lontanissime dall’integrazione. Politiche che hanno portato negli ultimi anni alla proliferazione del sistema dei campi, che a Roma è stato fortemente incentivato dalla Giunta Alemanno con i buoni uffici di Mafia Capitale. E quei campi sono oggi nuovi ghetti, dove i bambini e giovani non hanno alcuna speranza di poter aspirare ad un futuro migliore e dove i loro diritti sono negati.” 

SUPERAMENTO DEI CAMPI GHETTO - "Mentre l’Amministrazione Marino - ha concluso il Presidente del Terzo - sta lavorando a livello cittadino proprio per superare il sistema dei campi-ghetto, a livello locale il tema degli insediamenti spontanei o 'non autorizzati' è stato oggetto di serio approfondimento nei tavoli municipali di coordinamento con uffici comunali, polizia locale, forze dell’ordine e prefettura". 
 

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