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Giovedì, 25 Aprile 2024
Conca d'oro Montesacro / Via Conca d'Oro, 143

Dal cantiere della B1 cavi, cemento e guaine: “Via quei rifiuti dalla Riserva Naturale”

Cumuli di materiale di risulta giacciono nel Parco delle Valli dove la ditta che ha lavorato alla metro sta dismettendo il cantiere: "Su questione servono controlli serrati e attenzione"

Circa 250 posti letto nei container, una mensa in grado di ospitare decine di persone, uffici e depositi per attrezzi, materiali e macchinari di lavoro. Per oltre un decennio così apparivano circa tre ettari della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, una porzione – attigua al Ponte delle Valli - concessa alla ditta appaltatrice dei lavori della metropolitana B1 che presto tornerà a disposizione dei cittadini e dei fruitori del “pratone”.

In corso infatti lo smantellamento di quel vero e proprio villaggio prefabbricato.
Ma, passati i timori di chi li aveva sentito dire dell’arrivo del Banco Alimentare o addirittura un centro di accoglienza, adesso a preoccupare sono quelle montagne di materiali di risulta che giacciono sul terreno.

Cavi, tubi, pezzi di cemento, ferri e guaine: cumuli sui quali si chiede attenzione e, ovviamente, una destinazione diversa.
“Quella montagna di rifiuti speciali nell'area ex cementificio del cantiere metro B1 sta crescendo, la preoccupazione è che gli scarti rimangano li per sempre” – spiega Silvano Podda, presidente del Comitato Amici Parco delle Valli, che sulla questione ha lanciato l’allerta.

Dopo un primo momento di mancate risposte sembra però che qualcosa si stia muovendo, in programma pure un incontro con la direzione del cantiere e di recente il sopralluogo della Polizia Locale di Roma Capitale.
Obiettivo: essere chiari sul futuro di quei materiali e pure sui tempi di dismissione del tutto affinchè quei tre ettari tornino ad essere parte fruibile del Parco delle Valli.

Parco delle Valli, dal cantiere della B1 materiali di risulta nella Riserva Naturale

“Prima di tutto quei rifiuti non dovrebbero proprio stare li perché rischiano di inquinare il terreno, servono poi – prosegue Podda – controlli serrati e certezze riguardo la rimozione dei container e di tutto quello che vi sorgeva intorno”.

“Quei 'rifiuti' sono la dimostrazione che in quell’area si sta lavorando da mesi per arrivare a stretto giro alla dismissione completa.  Al momento – ha detto il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne,  – una data precisa sulla conclusione del tutto non c’è: probabilmente intorno al settembre prossimo”

Una volta dunque ripristinato lo stato ante operam bisognerà capire come sfruttare quei tre ettari: una scelta – assicurano da Piazza Sempione – che vedrà il coinvolgimento dei cittadini.

La nuova sede del Mercatino di Conca d’Oro, come proposto da Legambiente Aniene per mantenere più unito possibile il piano del Parco, oppure la nuova area ludica per bambini per toglierla dalle scomode e soffocanti “vasche” del “pratone”: queste le opzioni che sembrano andare per la maggiore e che saranno discusse  “con chi – aveva già detto il minisindaco - ogni giorno vive il Parco e da decenni lotta per la salvaguardia di un pezzo di Riserva Naturale”.

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