Dalla via Salaria a Piazzale Jonio sin dalle prime ore della sera i marciapiedi si riempiono di giovani donne in abiti striminziti e tacchi vertiginosi: le ‘lucciole’ danzano indisturbate sul ciglio della strada, le macchine dei clienti si fermano caricano e ripartono.
Il mercato del sesso va avanti per tutta la notte tra schiamazzi e rapporti sessuali consumati spesso anche sotto alle finestre delle abitazioni e addirittura nelle rampe dei garage di palazzi e negozi.

Al mattino lo spettacolo è impietoso: intimo abbandonato in strada, cumuli di preservativi e - come nel caso del sottopassaggio pedonale che porta a Villa Spada – urina e feci negli angoli.

Ad illuminare la notte buia di Prati Fiscali anche i roghi, le ragazze per scaldarsi bruciano cartacce e rifiuti: l’odore è nauseabondo tanto da svegliare il vicinato che altro non può fare se non guardare inerme un quartiere ormai divenuto a luci rosse.

Dei controlli promessi al tavolo sulla sicurezza tenutosi in Municipio appena un mese fa, dopo una settimana di pattugliamenti e forze dell’ordine in campo, a fare la spola su via dei Prati Fiscali – denunciano i residenti – non si è visto più nessuno.

“Così i nostri figli rientrano a casa tra amplessi e preservativi. I nostri amici non possono più essere invitati a casa, le nostre case non possono essere vendute, né affittate” – denuncia il Comitato Salviamo Prati Fiscali, ormai esasperato da una situazione che si fa sempre più grave.

Delle notti di Prati Fiscali, dopo anni di battaglie e passeggiate di denuncia, non è cambiato nulla: le lucciole continuano ad ammiccare seminude alle fermate dei bus, gli sfruttatori proseguono a lucrare sfruttando queste giovani donne e  ai residenti, sul vero e proprio piede di guerra, non rimane che lanciare l’ennesimo allarme. Un grido di indignazione mentre dalle finestre si osserva la completa decadenza di un intero quartiere sempre più in balìa del degrado e dell’illegalità.