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Licenzia badante e viene aggredita: anziana in prognosi riservata

E' successo in via Val di Non dove una donna di 86 anni non c'è l'ha fatta a sottrarsi all'aggressione della sua badante. Alla base del licenziamento la sottrazione di denaro perpetrata dalla badante tedesca

E' stata trovata dalla Polizia di Stato riversa a terra, in una pozza di sangue, all'ingresso di casa, in un condominio di via Val di Non. Una donna di 86 anni non c'è l'ha fatta a sottrarsi all'aggressione della sua badante.

La signora aveva appena comunicato alla colf, B.E.E. 69enne tedesca, l'intenzione di licenziarla. Si era accorta che nel corso del tempo la straniera le aveva sottratto diverso denaro. Aveva già provveduto a cambiare la serratura di casa e per questo voleva che la colf le restituisse le chiavi in suo possesso.

A questo punto tra le due donne è nata una discussione, e ben presto la dipendente ha perso il controllo. Ha afferrato un vaso da fiori e ha minacciato l'anziana di colpirla.

Impaurita, la poveretta ha cominciato a gridare aiuto, scappando per le scale, ma è stata rincorsa e brutalmente colpita al capo e riportata in casa. Caduta a causa dei colpi ricevuti, ha perso molto sangue dalla testa, tanto che al loro arrivo, i soccorritori hanno notato una scia ematica sul pianerottolo antistante l'abitazione.

Sono stati altri abitanti del palazzo a telefonare al 113, segnalando alla polizia una violenta litre tra le due donne. La borsa della donna, contenente i documenti e le chiavi di casa, è stata trovata per le scale dagli agenti del Commissariato Fidene Serpentara e della Squadra Mobile, arrivati nell'immediatezza.

B.E.E., intanto, si era barricata in casa. Per accedere nell'appartamento gli agenti sono stati costretti ad entrare dal balcone. La badante è stata sorpresa dagli agenti della Squadra Mobile, diretta dal dott. Vittorio Rizzi, mentre stava cercando di cambiarsi d'abito, togliendosi i vestiti intrisi di sangue, all'interno di un armadio a muro.

La straniera ha provato a depistare le indagini, dichiarando agli agenti che entrambe erano rimaste vittime di una rapina da parte di ignoti. Accompagnata presso gli uffici della III Sezione della Squadra Mobile, è caduta più volte in contraddizione ed è stata arrestata per tentato omicidio.

Dall'attività degli investigatori è emerso che la badante beneficiava di un uno stipendio più che dignitoso, di circa 2.000 euro al mese, oltre ad una serie di benefit per ogni prestazione ulteriore, tra cui anche una semplice passeggiata in compagnia dell'anziana, la spesa al supermercato, l'acquisto di un gelato o di medicinali in farmacia. Gli extra variavano da 25 a 100 euro. L'anziana è stata ricoverata in prognosi riservata presso l'ospedale Sandro Pertini.

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