rotate-mobile
Dopo l'allagamento / Valmelaina / Via Patmo

Ristori e accoglienza agli sfollati: cosa sta facendo il municipio per Prati Fiscali

Distribuiti i moduli per chiedere l'eventuale risarcimento dei danni subiti con l'allagamento, Marchionne: "Per la prima volta linea di rimborso con Acea, lavoriamo per non lasciare nessuno solo davanti al problema"

A quasi tre settimane dall’allagamento che ha colpito le zone di Prati Fiscali, Valmelaina e Conca d’Oro si lavora su un triplo fronte: quello dei ristori, dell’accoglienza alle famiglie sfollate e degli interventi che serviranno affinchè case e attività produttive del quadrante non finiscano più sott’acqua. Ieri a Piazza Sempione l’incontro dei vertici e dei tecnici del municipio con residenti ed esercenti ai quali sono stati consegnati i moduli che consentiranno loro di quantificare i danni subiti e chiedere l’eventuale risarcimento. 

I ristori per l'allagamento di Prati Fiscali

“Il conto dei danni causati dall’allagamento del 15 aprile scorso è cospicuo, tuttavia per la prima volta dopo una serie di allagamenti che negli anni ha colpito quelle stesse zone siamo riusciti ad aprire una linea di rimborso con Acea” - ha detto ai microfoni di RomaToday il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne.

“Acea ha aperto il sinistro, ha circa 30 istanze e già sta procedendo ai sopralluoghi con i periti. Su Prati Fiscali e zone colpite c’è una ragionevole collaborazione e stiamo tracciando una linea chiara da seguire. L’impegno è quello di mettere tutti nelle condizioni di poter chiedere i ristori ed essere accompagnati in questo percorso. Come municipio, nonostante non ci sia una nostra diretta responsabilità, siamo impegnati con energie e risorse per non lasciare solo nessuno davanti al problema”.

Nelle prossime settimane inoltre si aprirà il tavolo tecnico con Acea, CSimu e Protezione Civile per capire quali sono gli interventi da effettuare affinchè la zona non si allaghi più. “Ovviamente è una fogna antica, bisogna capire se gli impianti sono idonei al fabbisogno del quadrante. Occorre mettere insieme gli elementi e studiare un piano di azioni concrete”. 

Dal giorno della pioggia battente e del contemporaneo guasto all’impianto di sollevamento di Acea a Prati Fiscali e dintorni il lavoro è frenetico, dentro e fuori case ed attività. Resta ancora molto da pulire, ci sono mobili e attrezzature da buttare mentre il municipio organizza la raccolta dei rifiuti ingombranti e i nuovi viaggi della cassa ragno di Ama. Da via Patmo già rimossi 70 metri cubi di materiali accatastati l’indomani dell’allagamento. 

Le famiglie sfollate di Prati Fiscali

“Stiamo inoltre effettuando un’indagine tra le famiglie sfollata per capire chi da qui al 15 maggio, ultimo giorno di accoglienza nelle strutture messe a disposizione dal Comune, non riuscirà ancora ad entrare in casa” - prosegue Marchionne. Tre o quattro i nuclei familiari che avranno bisogno di un tetto alternativo, mentre gli altri o torneranno nelle loro abitazioni o hanno trovato ospitalità presso amici e parenti. “Per chi avrà bisogno chiederemo un provvedimento di prolungamento del sostegno. Questo perché - ha tenuto a sottolineare il minisindaco - non vogliamo lasciare indietro nessuno”. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ristori e accoglienza agli sfollati: cosa sta facendo il municipio per Prati Fiscali

RomaToday è in caricamento