Via vai di gruppi muniti di carrelli, passeggini e uncini per tirare su i rifiuti dalle pattumiere; roghi con i fumi maleodoranti a invadere il quartiere, rovistaggio e bivacchi. Questioni, ormai ben note, che esasperano da tempo i residenti dei quartieri Conca d’Oro e Valli. Sotto accusa quel proliferare di insediamenti abusivi all’interno della Riserva Naturale Valle dell’Aniene: dimore di fortuna tra fango e rifiuti, sugli argini pericolanti del fiume o lungo la ferrovia; decine e decine le tende abitate ai margini del “pratone”.

Da parte degli abitanti, quelli aderenti al Comitato di Quartiere “Le Valli”, tempo fa pure l’esposto alla Procura della Repubblica con l’obiettivo di salvaguardare legalità e pure salute, visto che quell’odore acre e insopportabile che si innalza dalle baraccopoli non sembra essere affatto salubre.

Per il mese di Aprile, i residenti pensavano addirittura prima delle festività Pasquali, era stato ipotizzato uno sgombero delle aree occupate con conseguente bonifica e messa in sicurezza. Nulla di concreto fino ad oggi è però stato fatto e così dal Valli Conca d’Oro ecco un countdown inesorabile che suona tanto come un ultimatum a Piazza Sempione.

“Gli abitanti gradirebbero avere notizie certe, come riteniamo sia loro e nostro diritto, riceverle da una pubblica amministrazione. Non si stupisca poi, o ci definisca cattivi, se finiremo con l'attivare la magistratura per favoreggiamento di comportamenti illegali, perché se lei e la sua Giunta non lo avete ancora capito, gli insediamenti abusivi con tutto quello che ne consegue, che vi piaccia o no, violano la legge” – ha scritto di recente il Comitato al minisindaco Marchionne.

Eppure, nonostante lo sconforto che attraversa quella zona del Terzo, qualcosa sembra muoversi: “Lo sgombero è imminente – ha detto a RomaToday il Presidente del Consiglio del Municipio III, Riccardo Corbucci – sarà uno dei primi interventi a livello cittadino. In ballo c’è soprattutto una questione di sicurezza”.

Nessuna data certa ma l’operazione potrebbe concretizzarsi già dopo Pasqua. E mentre le istituzioni cercano ancora la quadratura del cerchio i residenti proseguono nella loro organizzazione: “sentinelle civiche”, nel completo rispetto della legge, per presidiare le strade e i luoghi a rischio del quartiere e dare attraverso la presenza quella tranquillità che in tanti da queste parti sembrano aver perso.