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Aggressione Montesacro: "Violenza che ha nome e cognome"

Dopo l'aggressione della scorsa notte, indetta questa mattina una conferenza stampa dei centri sociali per denunciare una violenza che "ha un nome e un cognome", dice un attivista. Gli attivisti temono che lo sgombero di via Val D'Ala equivalga allo sgombero di via Monte Meta

Una Conferenza Stampa affollatissima quella organizzata questa mattina in Campidoglio dagli attivisti dell’Horus Project e di altri centri sociali.
Denunciata con forza l’aggressione di ieri notte ai danni di un attivista dell’Horus: tutti gli interventi durante la Conferenza Stampa hanno ricondotto l’aggressione ai militanti di Casapound, che da alcune settimane occupano lo stabile di via Val d’Ala.

Denunciato il lassismo delle Istituzioni, che avrebbero tacitamente accolto l’occupazione di via Val D’Ala, per poi condannare in modo vago e poco chiaro gli episodi di violenza che si sono verificati in questi giorni: “Una violenza che ha un nome e un cognome”, ha dichiarato un attivista dei centri sociali, che continua: “L’obiettivo è quello di equiparare, fare in modo che poi alla fine sia un problema di opposti estremismi. Dobbiamo quindi fare una richiesta esplicita a questo Sindaco e alle forze dell’ordine affinché intervengano per applicare una Costituzione che è contro il fascismo”.
La preoccupazione emersa in Conferenza Stampa, infatti, è che si arrivi allo sgombero non solo di via Val D’Ala ma anche di via Monte Meta. “Ma Puzzle”, spiegano gli attivisti, “non è una finta occupazione a scopo abitativo, è un laboratorio che rientra in un progetto culturale sul quale si lavora da molti anni a Montesacro”.
 
“L’operazione di questa notte ha un obiettivo molto preciso, direzionare la discussione del Comitato per l’ordine e la sicurezza di questo pomeriggio, e far si che questo comitato decida che in IV Municipio entrambe le occupazioni vanno sgomberate. Una vittoria che dobbiamo provare a perseguire tutti insieme è far si che Puzzle non venga sgomberata”, sono state le parole di un altro attivista dell’Horus. Dopo gli interventi dei vari attivisti dell’Horus, del consigliere comunale ed esponente di Action, Andrea Alzetta, Emiliano Viccaro conclude la Conferenza Stampa con queste parole: “Chiudere Casapound”.

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