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Dopo dieci anni l’ex cantiere della metro torna al “pratone” delle Valli

Dopo la dismissione dei container e la bonifica del terreno i tre ettari che per oltre un decennio hanno ospitato mezzi e materiali per la costruzione della stazione Conca d'Oro saranno riaperti al pubblico: alberi, viali e parcheggio

L’area dell’ex cantiere della metro B1 torna al “pratone”. Dopo oltre dieci anni il Parco delle Valli ritrova quei tre ettari di terra sottratti per ospitare container e mezzi utili alla costruzione della stazione Conca d’Oro, prima capolinea della tratta e adesso fermata intermedia tra Libia e Jonio. 

L'area dell'ex cantiere per la B1 torna al Parco delle Valli

“Al posto dell’ex cantiere della metro c’è un pratone verde con alberi, vialetti pedonali e un nuovo parcheggio per accedere al parco ma anche di servizio per il quartiere” - ha detto il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne. Posti auto per un quadrante da sempre congestionato e che, ancora in attesa dell’apertura del parcheggio di scambio sotto la stazione metro, lamenta da sempre una carenza di posteggi. Gli stalli sorgeranno su asfalto permeabile, proprio nell’area per anni utilizzata per la sosta inoperosa dei mezzi Atac. “Il parcheggio sarà pronto entro Natale” - annuncia il minisindaco a RomaToday. All’inizio del nuovo anno al via invece al rifacimento dei viali di buona parte del “pratone” del Parco delle Valli, un intervento da circa 1 milione di euro. “Stiamo poi aspettando i nuovi alberi che abbiamo vinto grazie al progetto Ossigeno della Regione Lazio. Nonostante siamo incappati in un vertiginoso aumento dei prezzi dei materiali, con grande fatica siamo riusciti a portare avanti questo progetto e presto riapriremo quest’area al pubblico ridonando un pezzo di parco al nostro pratone delle Valli”. 

Parco delle Valli, dal cantiere della B1 materiali di risulta nella Riserva Naturale

Dieci anni di attesa

Tre ettari dunque che tornano al parco dopo un decennio in cui quel lembo urbano della Riserva Naturale dell’Aniene ha ospitato container con circa 250 posti letto, una mensa dedicata a decine di persone, uffici e depositi per attrezzi, materiali e macchinari di lavoro. Dopo la dismissione le voci prima sul possibile arrivo del Banco Alimentare o addirittura di un centro di accoglienza. Nulla di tutto ciò, ma per anni quel terreno è rimasto ostaggio di montagne di materiali di risulta, cavi, tubi, pezzi di cemento, ferri e guaine. E’ arrivata poi la bonifica, il progetto per l’arena “naturale” intitolata a Rino Gaetano e l’agognato ripristino del verde con annesso parcheggio. Il Parco delle Valli ritrova così una sua parte, il quartiere i posti auto invocati da tempo. 

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