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Montesacro Africano / Via della Batteria Nomentana

LETTORI - Circonvallazione interna: diario di bordo di un'automobilista senza speranza

"Il futuro ignoto di un cantiere 'sottotono' e di lavori che a definirli 'in corsoo è un eufemismo. Peccato che aperta la galleria hanno chiuso le corsie che consentivano di percorrere in superficie il tratto da Batteria Nomentana a Via Lanciani"

"Grande! Ora che la circonvallazione interna ha la sua galleria nuova di zecca la fila maledetta al mattino in direzione della Tiburtina non è più un incubo. Da Batteria Nomentana in poi si va e, anche se l'opera non è ancora completata, almeno si ragiona. Che stress: anni di fila ma, alla fine ce l'hanno fatta. Peccato che aperta la galleria hanno chiuso le corsie che consentivano di percorrere in superficie il tratto da Batteria Nomentana a Via Lanciani e oltre ma.... non si può avere tutto, l'importante è che ce l'hanno fatta. Già, ce l'hanno fatta: ma chi ? Gli stessi che, sulla corsia del ritorno hanno pensato bene di condannare alla dannazione in qualunque ora della giornata i malcapitati automobilisti che pretendono anche di ritornare senza problemi a casa percorrendo in direzione opposta la tangenziale est . Troppo facile !

Il "cantiere" che riduce ad una carreggiata lo scorrimento (si fa per dire) delle macchine a ridosso della Batteria Nomentana in direzione Salaria è lì, fermo con le quattro luci lampeggianti da un mese e tu lì a "rosicare" sull'assenza di forme viventi su quelle che erano, qualche mese prima, la via di salvezza, le due corsie in superficie che sarebbe stato un lusso per i romani continuarne a disporre con un minimo di razionalità, organizzazione e rispetto, una volta si chiamava senso civico. SE Fellini dovesse girare "Roma" la girerebbe sicuramente qui e non più sul Raccordo Anulare. Tre foto scattate il 2 , il 10 maggio e oggi testimoniano lo "stato di avanzamento" , la realtà che supera sempe la fantasia con lavori che definire in corso sarebbe un eufemismo. Vorresti saperne di più ma è una storia di ordinaria approssimazione; migliaia di cittadini forzati ad libitum, senza speranza, privati di qualunque informazione che a cercare su internet non riesci a trovare nulla del tracciato, del cronoprogramma di un lavoro pubblico di cui dovresti sapere tutto. Provo a chiedere informazioni allo 060606, mi rispondono, mi mettono gentilmente in attesa per fornirmi informazioni, musichetta per oltre 20 minuti di cellulare poi la linea cade.

E ti metti a pensare che tanto è tempo perso, che "quelli" sono i soliti: quelli che tanto sai già che ti diranno ... "ci dispiace per il disagio", quelli che "il tempo perso è un ivestimento per il futuro", quelli che "ma cosa vuole che sia l'inquinamento: è una circostanza marginale" , quelli che "tanto di questi tempi è il male minore", quelli che "non è una nostra responsabilità" quelli che, almeno una volta nella vita, speri che possano trovare le giuste ragioni per contribuire a rendere esempio di civile convivenza lo svolgimento efficiente e diligente del proprio ruolo al servizio della società, lieta di riconoscere e pagare il lavoro rigorosamente svolto con risorse certe e certezza dei tempi. Un clacson mi riporta dai pensieri alla realtà e intanto resto in fila... cives romanus sum..."

 

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