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L’appello (e il regalo) della "Libraia felice" per salvare i libri dal macero

Monica Maggi che con la sua associazione regala libri usati nei mercati di Roma deve lasciare il suo spazio in quel che fu il Foro Contadino: due giorni e poi i volumi saranno rimossi e buttati

Ancora due giorni, poi tutti i libri che resteranno nel locale saranno rimossi e portati al macero. E’ corsa contro il tempo per salvare i volumi della ‘libraia felice’ del Nuovo Salario. Monica Maggi, scrittrice e giornalista, da tempo con la sua associazione Libra porta avanti un progetto culturale di promozione alla lettura regalando libri usati fra i banchi dei mercati di Roma. Entro la domenica di Pasqua però dovrà lasciare il suo angolo fatto di romanzi e saggi in quello che è stato il Foro Contadino del Nuovo Salario.

Chiuso il Foro Contadino

Inaugurato nel marzo del 2017, dopo sei anni il progetto di filiera corta avviato da tredici aziende agricole laziali con il duplice intento di valorizzare i prodotti del territorio e promuovere l’amore per il cibo sano, ha chiuso i battenti. A quanto apprende RomaToday per questioni di sostenibilità economica. La proprietà vuole così rientrare in possesso dell’immobile per destinarlo, in tempi brevi, ad altro uso. 

L'appello della Libraia Felice per salvare i libri dal macero

Così Monica Maggi ha lanciato un appello a cittadini e associazioni per salvare i suoi libri. “Abbiamo solo fino a sabato prima di Pasqua per svuotare tutto lo spazio che impegnavamo al Foro Contadino, sopra e sotto. Decine decine decine decine di libri che, altrimenti, verranno buttati con l'ulteriore peso di un costo di smaltimento. Buttare libri e pagare per questo: piuttosto mi incateno alla porta” - ha scritto la Libraia Felice. 

A portarle la solidarietà del territorio l’assessore alla Cultura del Municipio III, Luca Blasi. “Purtroppo la chiusura dell'esperienza del Foro Contadino sta mettendo in difficoltà questo presidio di riuso e riciclo culturale, un luogo dove i libri continuano a vivere e a regalare sogni e prospettive oltre il tempo. Sono qui come assessore e come cittadino per  affermare con forza che questa esperienza non finirà. Questi - ha aggiunto ai nostri microfoni - sono luoghi di luce per il quartiere e quando sono costretti a chiudere i battenti ne risente tutto il tessuto economico e culturale del quartiere. Siamo al lavoro - ha assicurato l’assessore - per dare una nuova casa a questa esperienza così importante dal punto di vista etico ed ecologico. Sul tavolo ci sono già due alternative praticabili affinchè la libreria possa proseguire la sua esperienza. E’ giusto - ha concluso Blasi - che la politica si occupi di più di presidi culturali come questi che di centri commerciali”. 

“Venite a salvare i libri”. L’appello di Maggi: dalle 9 alle 13 di venerdì 7 aprile e sabato 8 la chiamata per chi vuole aiutarla prendendo volumi o inscatolandoli. 

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