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Sabato, 20 Aprile 2024
Montesacro Via Isola Madre, 15

Pochi utenti e troppe spese, chiude il centro Alzheimer di Montesacro: pazienti spostati in II Municipio

La chiusura "temporanea e inevitabile" per almeno un anno. Il Pd: "Raggi peggio di Alemanno", il Campidoglio: "Prestazioni e trasporto garantiti"

Il Montesacro saluta il suo centro Alzheimer: il presidio pubblico, l'unico del territorio, chiuderà infatti i battenti per circa un anno, precisamente per un periodo compreso tra gli 8 e i 12 mesi. 

E' questo quanto emerso dalla Commissione Trasparenza capitolina circa la struttura di via Isola Madre che, con il servizio di gestione in scadenza il 30 settembre e senza essere stata inserita nel bando per un nuovo affidamento, sarà dunque dismessa. 

Chiude il centro Alzheimer di Montesacro

Una chiusura per il Campidoglio "inevitabile". I servizi, in attesa del nuovo bando, continueranno nel II Municipio "con il dipartimento che si farà carico del trasporto degli utenti". A spiegarlo Raffaella Modafferi, direttore del dipartimento Politiche sociali del Campidoglio. 

Alla base della scelta di smantellare il centro Alzheimer di Montesacro la scarsità di frequentatori con la cooperativa Il Cigno, gestore del servizio, nemmeno più disposta a proroghe temporanee: "Abbiamo una media di soli 9 utenti sui 22 potenziali per turno, 44 in totale, nel 2017 abbiamo dovuto tirare fuori 40mila euro dal nostro bilancio per pagate servizi e stipendi degli operatori, nel 2018 il bilancio è già in perdita di 33mila euro per mandare avanti il servizio senza chiedere niente a nessuno" - hanno detto gli amministratori in Commissione (fonte agenzia DIRE).  

Il centro Alzheimer chiude e non va a bando: "Il Comune mente a famiglie e lavoratori"

Una chiusura "inevitabile"

Da qui la chiusura e il trasloco delle prestazioni e degli utenti coinvolti al Trieste Salario. Il tutto nonostante rimostranze e intenzioni de Il Cigno fossero già note da circa un anno: un tempo congruo per inserire anche via Isola Madre nel bando per l'affidamento dei centri Alzheimer comunali. Nulla di fatto però: la struttura del Municipio III è destinata alla chiusura. 

"A oggi c'è la possibilità di inserire altri 7 utenti per arrivare al nuovo bando evitando la grossa problematica della chiusura che ricadrebbe sui malati e le loro famiglie. Chiediamo che si continui l'assistenza al centro diurno fino al nuovo bando" - l'appello dell'assessora alle Politiche sociali e sanitarie del III Municipio, Maria Concetta Romano. 

Una strada non percorribile secondo Modafferi che ha sottolineato come non fosse stata possibile né una revisione contrattuale alla copperativa Il Cigno, nè un affidamento diretto e tantomeno rivolgersi al secondo in graduatoria "perchè contrario ai principi di trasparenza amministrativa".

L'accusa del Pd: "Raggi peggio di Alemanno"

"Dopo la seduta della commissione Trasparenza capitolina sulla prossima chiusura del centro Alzheimer del Municipio III, possiamo affermare con certezza che la sindaca Raggi riuscirà dove Alemanno aveva fallito. Nel 2012 infatti la destra che governava il Campidoglio riuscì a chiudere la casa di riposo comunale di Casal Boccone, ma fu costretta a trasferire in altra struttura il centro Alzheimer. Oggi la Raggi finisce l'opera, con una chiusura annunciata da mesi. Nello sconcerto delle famiglie degli utenti si promette che la chiusura è solo temporanea, che durerà solo un anno. Come se per le persone che vengono seguite dal centro fosse una passeggiata attendere un anno o andare presso un altro centro del II Municipio" - affonda l'ex presidente del III Municipio, Paolo Marchionne.

"Ci aspettavamo una soluzione diversa. Non penso che spostare le famiglie per 7-8 mesi sia una soluzione, ma una sconfitta per tutti" - ha commentato a margine la presidente della Commissione Politiche Sociali di Piazza Sempione, Sara Alonzi.  "Quello che possiamo fare, oltre a controllare e monitorare la situazione visto che i lavoratori saranno spostati fuori regione o licenziati e il III Municipio resterà senza un centro pubblico per i malati di Alzheimer, è di provare a fare in modo che si ritorni ad avere un centro di eccellenza come era Casal Boccone, magari con i fondi della Regione trasferiti direttamente al Municipio".

Il Campidoglio rassicura: "Prestazioni e trasporto garantiti"

E sulla continuità del servizio, seppur a chilometri di distanza, sono arrivate le rassicurazioni del Campidoglio. "La continuità delle attività e delle prestazioni erogate dal Centro diurno Alzheimer 'Isola Madre', nel Municipio III, che ospita una media di 8 utenti al giorno sarà sempre garantita" - ha scritto in una nota confermando l'alternativa del II Municipio per gli utenti di Incanto Home. 

"Per andare incontro alle famiglie, il trasporto sarà a carico del dipartimento. Il tema delle persone con Alzheimer e demenza non può e non deve rappresentare materia per una campagna elettorale permanente. Richiamiamo, specialmente quando si trattano questi temi, - hanno ammonito da Palazzo Senatorio - al senso di responsabilità e collaborazione di tutti i livelli istituzionali coinvolti, in modo di arrivare coesi alla soluzione dei problemi, mettendo sempre al centro i bisogni dei cittadini". 
 

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