rotate-mobile
Montesacro Conca d'Oro / Via Val D'Ala

Val D’Ala, Casapound occupa: "Basta emergenza abitativa"

Mattinata movimentata al civico 200, nello stabile dell'Enel abbandonato. Antonini: "Istituzioni mantengano promesse, basta assistenzialismo"

“Torno subito” – con questo messaggio Casapound aveva lasciato lo stabile occupato di Via Val D’Ala nel 2011, un edificio abbandonato nel quale i militanti avrebbero voluto sistemare alcune famiglie in emergenza abitativa. In quell’occasione le “tartarughe” riuscirono a strappare una promessa alle istituzioni: trovare nell’arco dei tre mesi successivi una soluzione alla condizione delle famiglie in emergenza.


“Da allora non è stato fatto nulla tanto che è passato più di un anno e l’emergenza abitativa sta per aggravarsi ancora di più vista la delibera di Giunta in base alla quale non verranno più rinnovati i contratti d’affitto per i residence” – ha tuonato il vicepresidente di Cpi, Andrea Antonini, da via Val D’Ala 200 dove i militanti questa notte hanno attuato il loro secondo blitz.


Così Val D’Ala si è risvegliata con la strada blindata mentre i militanti asserragliati all’interno dello stabile denunciavano ancora una volta “il disinteresse nei confronti dell’emergenza abitativa e della riqualifica degli spazi abbandonati”, oltre che la mancata promessa di trovare una sistemazione dignitosa alle famiglie sgomberate oltre un anno fa.


Nel corso dell’occupazione, durata per tutta la mattina, i militanti hanno resistito ai tentativi di irruzione delle forze dell’ordine sbarrando il cancello d’ingresso e dando fuoco ad un materasso: per spegnere il rogo sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco che hanno domato l’incendio in pochi minuti.

Val D'Ala, Casapound occupa stabile | foto Mechelli/Roma Today


Dopo qualche attimo di tensione tra militanti e Polizia e un'estenuante trattativa gli occupanti hanno abbandonato lo stabile visibilmente insoddisfatti dell’esito della propria azione dimostrativa: “Ci hanno sgomberato dopo 5 ore mentre a via Giusti c’è un’occupazione proprio dietro Casapound tollerata da sabato. Questo è il nuovo corso dell’amministrazione Marino”  - ha detto Antonini non risparmiando alcun tipo di polemica con i neo occupanti dell’Esquilino.


POLEMICA CON GLI OCCUPANTI DI VIA GIUSTI - “La Giunta capitolina ha licenziato una delibera in cui si dice che, a scadenza, i contratti d’affitto dei residence non verranno più rinnovati ma verranno dati 700€ al mese e 2.000€ subito per le mensilità anticipate. Visto che – incalza il vice presidente di Cpi – questi signori che hanno occupato via Giusti fanno gli affari con i residence, hanno voluto lanciare un messaggio al Sindaco Marino tentando, con l’occupazione di fianco a Casapound, di sollevare un problema di ordine pubblico”.


BASTA EMERGENZIALITA’ - Tuttavia il tema dell’emergenza abitativa resta cruciale per i militanti di via Napoleone III: “Le istituzioni devono smetterla di trattare questo problema, che a Roma è una vera e propria bomba sociale, in modo assistenziale e devono porre fine all’emergenza abitativa. Come? – ha concluso Antonini – costruendo delle case”.


Quella di Casapound è solo l’ultima occupazione in ordine di tempo avvenuta in Città, il tema dell’emergenza abitativa si appresta così a scaldare l’autunno romano.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Val D’Ala, Casapound occupa: "Basta emergenza abitativa"

RomaToday è in caricamento