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Venerdì, 19 Aprile 2024
Montesacro Bufalotta / Via della Bufalotta

Bufalotta, ancora cemento: “Serve atto politico per evitare scempio”

Il cambio di destinazione d'uso del 30% della SUL, da non residenziale in residenziale, approda nel Consiglio di Piazza Sempione

Quel cambio di destinazione d’uso del 30% - da non abitativo ad abitativo - della Superficie Utile Lorda approvato in merito all’intervento urbanistico della società Porta di Roma srl alla Bufalotta con una delle ultime delibere dell’amministrazione Alemanno, la 127 del 5 aprile 2013, fa discutere il Municipio III.


A schierarsi contro le nuove abitazioni che andrebbero a sommarsi a quelle che giacciono mestamente invendute e a quelle riservate all’Aeronautica che dovrebbero sorgere non lontane, i cittadini e i Comitati piuttosto determinati ad attuare un fitto pressing nei confronti dell’Assemblea Capitolina alla quale spetterà l’ultima e decisiva parola sulla variante.


“Un'altra forzatura che il dipartimento all’urbanistica senza aver consultato nessuno sta cercando di far passare nel silenzio assoluto. Il non rispetto delle regole, dei regolamenti fa si che il consumo del suolo a danno del verde è una costante che ogni amministrazione ha fatto suo senza distinzione politica” – ha commentato il Comitato Serpentara che ha presentato una nota di opposizione alla modifica della convenzione urbanistica.


La questione, dopo mesi di silenzio, approderà anche a Piazza Sempione: in discussione nel Consiglio convocato per domani due atti, quello del PD firmato dal consigliere Federico Coronidi e quello del M5s.


Nella proposta di ordine del giorno del Democratico, evidenziate alcune mancanze formali e procedurali, si chiede al Sindaco e alla Giunta di Roma Capitale di annullare in via di autotutela la delibera 127.


Il partito pentastellato invece vorrebbe impegnare il presidente del Municipio a presentare al Sindaco di Roma e ai gruppi politici dell’Assemblea Capitolina la richiesta di interruzione dell'iter esecutivo delle modifiche alla convenzione urbanistica: l’intento è quello di  favorire l'apertura di un procedimento partecipativo che possa dunque coinvolgere attivamente la cittadinanza, i comitati e le associazioni.


Inoltre nell’atto presentato dai consiglieri Moretti e Proietti si chiede al minisindaco di raccogliere informazioni sugli studi trasportistici prodotti, sulle attività di pubblicità obbligatorie e sulla presenza o meno del Consiglio Municipale della precedente consiliatura alla Conferenza di Servizi oltre che una relazione circa la ricaduta delle opere pubbliche – quelle come oneri di compensazione - nel territorio del Terzo.


Un Consiglio che si preannuncia interessante e piuttosto decisivo per il futuro del territorio, con la maggioranza chiamata ad esprimersi chiaramente su uno dei temi più delicati e sentiti del Roma Montesacro: il centrosinistra dovrà infatti chiedere al Campidoglio, in maniera perentoria, di invertire la rotta e annullare così quanto ereditato dalla Giunta Alemanno. Prova di coerenza invece per il centrodestra che da sempre si è detto contrario a nuove cementificazioni nel territorio, facendo di quest’intenzione anche un punto fermo della scorsa campagna elettorale.


Al Municipio III dunque l’onere di scuotere l’amministrazione capitolina affinchè quest’ultima metta in campo quell’atto politico tanto atteso quanto necessario per fermare l’ennesima colata di cemento di cui nel Terzo nessuno sembra sentirne il bisogno.

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