Impianto Ama Salaria, nuova interrogazione alla Commissione Europea

La questione legata ai miasmi provenienti dall’impianto Ama di via Salaria si riaffaccia nuovamente in Europa: la vicepresidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, ha infatti presentato una nuova interrogazione alla Commissione circa la delocalizzazione dell’impianto di TMB e le misure da attuare a tutela dell'ambiente e della salute pubblica.

Ad Aprile infatti la Commissione, rispondendo sempre ad un’interrogazione presentata dalla stessa Angelilli, si era impegnata  ad approfondire la questione e a chiedere ulteriori informazioni alle Autorità italiane in merito all´applicazione della Direttiva di valutazione di impatto ambientale e ai relativi provvedimenti adottati o previsti per garantire che i miasmi provenienti da tale impianto non continuassero ad essere causa di disagi, così come previsto dalla Direttiva quadro sui rifiuti.

“A tutt’oggi – ha spiegato la vicepresidente del Parlamento Europeo - persistono i miasmi e quindi gli enormi disagi e i possibili rischi per la salute dei residenti e dei lavoratori dell'area interessata. E’ fondamentale sapere quindi dalla Commissione europea quali informazioni abbia ricevuto dalle Autorità italiane e quali misure urgenti intenda adottare”.

Attesa dunque per le risposte che giungeranno dall’Europa, ma intanto da Piazza Sempione il capogruppo del PdL, Cristiano Bonelli – che in merito all’impianto Ama ha recentemente presentato un’interrogazione scritta al Presidente Marchionne -  invita il Municipio a dare risposte alle legittime istanze dei cittadini.

“Attendiamo dalla Commissione europea le informazioni richieste dal Vicepresidente Angelilli, ma nel contempo – ha sottolineato il pidiellino - è importante proseguire il percorso che da molto tempo l’amministrazione del Municipio III porta avanti. Ricordo infatti che la precedente Giunta ha avviato una serie di procedure per chiedere la delocalizzazione dell’impianto Ama-Salaria. Pertanto – ha concluso Bonelli - ho presentato un’interrogazione al Presidente del Municipio III per chiedere le azioni che la nuova amministrazione municipale e quella di Roma Capitale hanno deciso di intraprendere”.