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Montesacro Fidene / Via Salaria, 981

Ama Salaria, Comitato Villa Spada: “Nostre ragioni finalmente riconosciute”

I residenti in lotta per la delocalizzazione dell'impianto Ama plaudono all'azione della Procura che ha indagato cinque Presidenti della municipalizzata per getto pericoloso di cose

I miasmi che ormai da due anni condizionano la vita dei residenti di Fidene, Villa Spada e quartieri limitrofi - oltre a quella di migliaia di lavoratori delle aziende in quel tratto di via Salaria - esistono veramente e sono molesti oltre la soglia della normale tollerabilità: a sostenerlo il Pubblico Ministero, Maria Bice Barbolini, che ha contestato a ben 5 Presidenti Ama – quelli che si  sono alternati alla guida della municipalizzata dal 2008 ad oggi – il reato di getto pericoloso di cose, disciplinato dall’articolo 674 del Codice Penale.


Una notizia che riaccende le speranze del Comitato di Villa Spada, un nutrito gruppo di cittadini che ormai da tempo ha ingaggiato una dura battaglia affinchè l’impianto venga spostato da quel civico 981 della consolare romana così vicino a case, uffici e addirittura un asilo.


“Esprimiamo soddisfazione per la notizia. Tutto ciò dimostra la fondatezza delle nostre proteste, finalmente la Procura della Repubblica ci riconosce le ragioni della denuncia presentata a settembre 2011 con 2640 firme”– ha detto il Comitato sottolineando come con l’arrivo dell’estate la qualità della vita sia nuovamente peggiorata per le esalazioni continue provenienti dall’impianto ancor più nauseabonde con le temperature della bella stagione.


“In virtù  dei provvedimenti presi dalla Procura della Repubblica – hanno concluso da Villa Spada - ci auguriamo che le istituzioni si attivino per la delocalizzazione del TMB e nell’immediato per la riduzione del conferimento dei rifiuti all’impianto”
 

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