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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Altre Settebagni / Via della Stazione di Settebagni

Settebagni, dal “porta a porta” alla raccolta stradale il risultato non cambia: il quartiere è invaso dai rifiuti

Nella borgata a nord di Roma i residenti non possono aprire le finestre a causa dei miasmi

Roma è alle prese ormai da tempo con l’emergenza rifiuti. È facile trovare, in tantissime zone della Capitale, cumuli di spazzatura lungo le strade, più o meno a ridosso dei cassonetti per la raccolta. Una situazione gravissima che regala un’immagine certamente non degna della Città Eterna. La vicenda, in alcuni casi, diventa addirittura paradossale, come nel caso del quartiere Settebagni.

L’avvio del servizio “porta a porta”

La borgata che si trova proprio ai confini del territorio romano, lungo la via Salaria, ha da anni un grave problema con la raccolta dei rifiuti. A febbraio del 2020, grazie all’iniziativa di due associazioni, era stato addirittura accolto un ricorso, presentato alla Commissione Tributaria, che obbligava il comune di Roma a rimborsare il 20% della Tari versata dai cittadini, negli anni 2017/2018. Si stabiliva, in sintesi, che l’amministrazione era colpevole di un vero e proprio disservizio, visto che il quartiere era disseminato di buste della spazzatura, mai raccolte dal servizio porta a porta.

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La fine del “porta a porta”

Il porta a porta a Settebagni, però, non è mai decollato. “La complessità urbanistica del quartiere – aveva scritto a giugno 2021 l’allora assessora ai rifiuti di Roma, Katia Ziantoni - costituito da strade strettissime ed in salita, impedisce il regolare svolgimento del servizio con innumerevoli ripercussioni sugli utenti e sulle condizioni di sicurezza degli operatori”. La soluzione? Interrompere il servizio, decisione presa a luglio 2021, poco più di un anno fa. Via quindi il materiale per la raccolta domestica per il ritorno dei cassonetti stradali.

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Da un pessimo servizio ad un altro

Peccato che, come testimoniano le immagini, anche in questo modo la situazione dei rifiuti a Settebagni rimanga drammatica. Tonnellate di spazzatura di ogni tipo ricopre i contenitori, strabordando su strade e marciapiedi. Il caldo insopportabile e gli accumuli di immondizia, raccontano alcuni residenti a RomaToday, hanno reso impossibile anche aprire le finestre a causa dei miasmi. Il problema, a quanto pare, non è tanto nel tipo di servizio, sia esso “porta a porta” o tramite cassonetti stradali. Il vero problema riguarda il ritiro della spazzatura che, come è evidente, non avviene certamente con regolarità. Del resto, anche ad inizio anno i residenti avevano denunicato le medesime condizioni di insalubrità, "fotografando" un quartiere sommerso dai rifiuti. 

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