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E' polemica sul prolungamento della B1: Portadiromaweb replica con una lettera aperta ai comitati

Si riaccende la polemica in IV Municipio sul prolungamento della Metro B1. Dopo le dichiarazioni del comitato Salviamo Talenti, immediata la dura replica di Portadiromaweb

Sono trascorsi ormai oltre 9 mesi da quando in IV Municipio è scoppiato il caso "Prolungamento Metro B1 da Jonio a Bufalotta". Lunghi mesi di polemiche, non solo fra opposizione e maggioranza, ma anche e soprattutto fra i cittadini.

Quanti vogliono la metro alle condizioni previste dal progetto preliminare? Per ora non si hanno dati e percentuali che attestino la volontà della maggioranza dei residenti, e anche il sondaggio formulato e fatto circolare dalla Presidenza del Municipio non risulta più attuale, alla luce delle novità emerse durante il partecipato consiglio municipale del 1 Agosto scorso, che ha strovolto le carte in tavola: cambiate le modalità di finanziamento dell'opera (bandito il Project Financing), diminuita ma non ben definita la quantità di cemento che potrebbe arrivare in IV Municipio. Nel mese di Settembre l'assessore capitolino Aurigemma aveva comunicato l'apertura del processo partecipativo relativo al progetto. Alcuni comitati di quartiere, che in questi mesi hanno sottoscritto diversi documenti per esprimere la contrarietà al progetto con questi presupposti, hanno più volte ribadito di condannare "qualsiasi falsa forma di Project Financing". Il sito Portadiromaweb ha più volte criticato l'operato dei comitati, interpretato quasi come una partecipazione a senso unico, lanciando una provocazione: "Partecipazione o solo disfattismo?".

Passano i mesi ma la polemica è ancora fresca in Municipio. Il comitato Salviamo Talenti pochi giorni fa aveva dichiarato che "dalle parti di via Antamoro qualcuno raccoglie firme a favore del progetto del prolungamento della metro B1, dichiarandosi contro la battaglia del coordinamento dei comitati del IV Municipio". A replicare è ancora una volta il sito Portadiromaweb.it, in cui Luca Giovagnoni ha pubblicato una lettera aperta rivolta a tutti i comitati "contro" la metro, che riportiamo di seguito.

"Da come avrete avuto modo di leggere nell'articolo, stiamo assistendo ormai all'ennesimo atto di arroganza di queste quattro persone che ne rappresentano altrettante, siamo addirittura arrivati alle minacce, quel "Ci è giunta notizia che dalle parti di via Giulio Antamoro qualcuno raccoglie firme a favore del progetto di prolungamento della metro B1" suona proprio come una minaccia, un atto di lesa maestà, a chi non si sa ma tant'è, una minaccia bella e buona. E, allora, c'è da chiedersi a cosa serve la partecipazione di cui tanto si sentiva il bisogno se poi quando c'è qualcuno che la pensa in maniera diametralmente opposta non lo si vuole nemmeno stare ad ascoltare? Purtroppo o per fortuna ci troviamo in democrazia e finchè vigerà questo tipo di "governo del popolo" ognuno sarà libero di potersi esprimere come meglio crede e la sua opinione, nel pieno rispetto della propria autonomia, dovrà essere sempre accettata e rispettata anche se non condivisa senza che per questo ci si debba sentire dei clandestini nell'esporre le proprie posizioni o men che meno pensare di commettere un reato!
Se ancora non lo aveste compreso appieno, miei cari CdQ, sappiate che il pensiero di tutti quelli che al contrario la Metro la vogliono eccome, ha lo stesso peso di coloro i quali non la vogliono, questo sia chiaro, e molti si batteranno affinché tale posizione venga perseguita fino in fondo anzi, iniziate pure a diramare un altro comunicato stampa nel quale si dice che anche in zona Porta di Roma sta accadendo lo stesso di Via Antamoro!!! E pazienza se per avere la Metro si dovrà cubare anche perché tali provvedimenti sarebbero stati comunque attuati, e pazienza se la realizzazione del progetto che tanta gastrite sta agitando i vostri sonni costerà di più, l'importante è che si faccia punto e basta!

 

Eh si, perché l'ipocrisia e l'arroganza di questi personaggi raggiunge livelli tali che poco si discostano dal ridicolo, siamo arrivati al punto che ora ci si interessa anche del disastrato Bilancio Comunale, come se finora per fare tutto ciò che gli è stato concesso di fare si sia mantenuta la più totale trasparenza e cristallinità nell'assegnazione delle varie gare per la gestione degli appalti. Dove eravate cari CdQ quando è stato cubato il più grande cementificio d'europa? Ovvero il centro commerciale Porta di Roma?
Fatto sta però, che al contrario di molte altre persone che hanno già portato idee e proposte alternative, ancora non si è capito VOI cosa volete, non avete portato avanti uno straccio di proposta se non quella di ripristinare il vecchio tracciato come se quella fosse la vera panacea che interromperebbe le cubature o finalmente renderebbe giustizia!

Se non volete fare la figura dei pagliacci aprite al confronto serio anche con tutti gli altri 249.900 (duecentoquarantanovemilanovecento) abitanti del IV Municipio invece di fare delle riunioni carbonare sediziose nella quale ve la suonate e ve la cantate producendo solo farneticanti comunicati stampa, e fa specie che un autorevole giornale online coma RomaToday vi abbia anche dato credito, evidentemente non avevano null'altro da pubblicare. Vi è già stato detto che il vecchio tracciato non potrà essere ripristinato per motivi tecnici ma a voi questo non basta, Roma ha bisogno di opere come la Metro e se questo non lo avete ancora capito allora significa che state strumentalizzando la situazione per scopi diversi.

Vi lancio il guanto di sfida, vi posso garantire che siamo molti più di voi messi insieme, abbiamo dei progetti molto più importanti meno trionfalisitci e soprattutto fattibili! Presto ve lo dimostreremo...Largo ai giovani!"

 

Luca Giovagnoni

 

Come redazione di RomaToday ci sentiamo in dovere di dare una risposta / precisazione a questa lettera. Luca Giovagnoni si chiede come mai il nostro giornale abbia dato voce alla lettera del comitato Salviamo Talenti.
La risposta è contenuta nella sua stessa lettera, non nel passaggio in cui si afferma che non avevamo null'altro da pubblicare, ma in quello in cui si dice che "il pensiero di tutti quelli che la Metro la vogliono ha lo stesso peso di coloro i quali non la vogliono". Tale frase spiega bene la nostra linea che è quella di essere una sorta di piazza virtuale in cui i comitati e i singoli cittadini possano dire la loro su questo progetto. E' stato così sinora (e Luca Giovagnoni e il suo comitato lo sanno bene), e così sarà sempre. Con buona pace sia di chi la metro la vuole, sia di chi la metro non la vuole.

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