Prolungamento metro B1, Portadiromaweb: "Partecipazione o solo disfattismo?"

Uno dei temi più discussi del IV Municipio che divide l’opinione pubblica, specie su due fronti: il tracciato e le modalità di finanziamento.
Comunicati su comunicati, assemblee su assemblee, ma il bandolo della matassa ancora non si trova. Non si capisce, cioè, se il progetto del prolungamento della metro B1 sia ancora suscettibile di modifiche sostanziali (ad esempio con riguardo al tracciato), o se i cambiamenti da poter apportare possano essere solamente marginali per correggerlo qua e là. Di certo per ora c’è solo la posizione di alcuni comitati, che da molti mesi partecipano agli incontri in assessorato e in Municipio, di volta in volta informando poi i cittadini sugli sviluppi della vicenda.
E se da una parte i comitati in questione si dicono pro-metro ma non al prezzo di nuove cubature, chiedendo una corretta attuazione del processo partecipativo, dall’altra arriva il monito del sito Portadiromaweb.it, che parla “dell'ennesima querelle sul prolungamento che inizia a diventare stucchevole e priva di contenuti”. Riportiamo di seguito alcuni estratti del post recentemente pubblicato da Luca Giovagnoni, Responsabile del sito.

 “La PARTECIPAZIONE che di per sè implica il coinvolgimento di una parte della società nelle scelte da prendere attraverso il dialogo e la democrazia, è stata violentata, martoriata, seviziata e svuotata di ogni suo significato essendo stata utilizzata oramai da circa un anno non come strumento di dialogo ma come arma atta ad offendere soprattutto per cercare di prendere del tempo nell’insensato tentativo di far tornare in auge il ritornello del vecchio tracciato che lambiva le aree di via monte cervialto e serpentara principalmente. Eh già perché quello che non viene mai detto dai vari presidenti dei CdQ, che tra l’altro rappresentano una percentuale di cittadini risibile rispetto ai 250 mila residenti, è che tutto questo nasce SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DAL FATTO CHE IL PROLUNGAMENTO DELLA METRO B1 NON E’ GRADITA IN QUANTO NON PASSERA' PIU’ PER IL VECCHIO TRACCIATO ORMAI STANTIO DI 2 ANNI e che, come è stato ben spiegato non è stato rivisto per fare un dispetto alla comunità bensì per motivi tecnici che erano di ostacolo alla sua realizzazione. Ad agitare le notti insonni di costoro non sono più quindi le paventate cubature ma un muro contro muro sul tracciato che più soddisfa le esigenze dei residenti delle aree interessate e quindi dei soli quadranti coinvolti. E tutti gli altri? Penso per esempio agli abitanti di Cinquina, residenti anche loro del IV Municipio ed estromessi tout court da tutto: Vecchio e Nuovo tracciato! Chi penserà a queste persone? Questi dovevano essere gli interrogativi da proporre all’amministrazione, non incartarsi su cavilli che verranno liquidati presto o tardi in burocratese dalla giunta.
Un gruppo di cittadini che si coalizza per sostituirsi alle istituzioni a suon di carte bollate con tanto di riferimenti legislativi, regolamenti attuativi e normativi del più ingegnoso degli Azzeccagarbugli!.
Per concludere, l’obiettivo che personalmente dovrebbe essere perseguito è rappresentato da ciò che è più giusto per la comunità, tutta, e non solo per parte di essa. La Metro è una opera pubblica e come tale deve essere considerata, in democrazia non può esistere una minoranza che si arroga il diritto di decidere per una maggioranza soprattutto quando si conoscono solo i lati negativi e senza avanzare proposte alternative”.