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Bollette non pagate e contenziosi: Porta di Roma ancora ostaggio del buio

Municipio III ha chiesto ad Acea di ripristinare illuminazione

A ridosso del Raccordo Anulare, all'ombra del grande centro commerciale o lungo il Parco delle Sabine: lampioni spenti a Porta di Roma, nelle arterie principali così come nelle stradine più piccole. 

A Porta di Roma buio perenne

Un'odissea nell'oscurità che i residenti vivono da anni. Buio pesto decretato da un contenzioso tra Acea e Porta di Roma srl: alla base del distacco precauzionale del servizio pubblico vi sarebbero i mancati pagamenti per il consumo di elettricità da parte della società costruttrice. In estrema sintesi bollette non saldate con il contenzioso tra Acea e costruttori a costringere nelle tenebre un intero quartiere. 

Oscurità e insicurezza

Così le strade si fanno insicure, gli attraversamenti pedonali un salto nel buio. Che dire poi di furti nelle auto, nei garage e negli appartamenti con la mancanza di illuminazione a spianare la strada a ladri e malintenzionati. 

Condizioni di disagio annose, mai risolte. Nella primavera del 2016 l'accordo tra Porta di Roma e Acea che avrebbe dovuto riaccendere "in trenta giorni" il quartiere rimasto però con un pungo di mosche in mano. Da quelle parti il nulla se non buio pesto ed esasperazione. 

L'incontro tra Acea e costruttori

Una questione ripresa in mano dall'amministrazione Cinque Stelle del Municipio III. Sui lampioni spenti a Porta di Roma ancora riunioni e tavoli con tutte le parti coinvolte. Il più recente proprio nei giorni scorsi.

Nell'ultimo incontro, hanno fatto sapere da Piazza Sempione, Porta di Roma ha consegnato la documentazione tecnica relativa alla progettazione e alla realizzazione degli impianti ad Acea "che potrà dunque verificare la possibilità di prendere in carico gli stessi". La società costruttrice ha poi presentato un piano di rientro delle morosità alla multiutility controllata di Roma Capitale e a breve "formalizzerà la disponibilità a consentire ad ACEA l’accesso alle forniture laddove questo si rendesse necessario". 

Su lampioni accesi a Porta di Roma nessuna tempistica certe

"Punti che sono un parziale passo avanti verso la risoluzione del contenzioso ma non forniscono però una certezza nei tempi di riattivazione del servizio" - ha detto a margine del tavolo l'assessora ai Lavori Pubblici del Municipio III, Annalisa Contini. 

Chiesta ad Acea accensione luce

Ancora troppo poco per un quartiere senza luce da troppo tempo. Così l'amministrazione ha chiesto ad ACEA, nelle more della soluzione della questione che la vede contrapposta ai costruttori, di ripristinare comunque l'illuminazione qualora la documentazione prodotta dalla società risulti essere completa ed adeguata, "preservando i cittadini - ha detto Contini - dalle conseguenze del contenzioso economico la cui competenze non è a capo dell'amministrazione e le cui conseguenze non possono essere patite dalla cittadinanza". Dunque Porta di Roma attende l'esito delle verifiche in corso per sapere se, dopo anni di buio pesto, c'è un barlume d speranza. 

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