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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Parco delle Sabine "terra di nessuno": nel quartiere è strage di alberi

In via Caprioli crollo continuo di alberature tra le auto. L'Associazione Tutela Parco delle Sabine: "Costruttori continuano a non fare, il Comune assiste in silenzio"

La manutenzione manca, la rabbia cresce. A Porta di Roma è esasperazione per le condizioni di precarietà perenne in cui versa il Parco delle Sabine e con esso il verde circostante, dimenticati dalla società costruttrice che, tra contenziosi e litigi, ancora non ha consegnato quelle aree al Comune. Così, se da una parte i volontari si pongono come unico ma debole argine a degrado e incuria, dall'altra l'annosa noncuranza rischia di prendere il sopravvento. 

E se il vecchio laghetto sponda largo Labia è un lontano e triste ricordo, a mandare su tutte le furie e preoccupare i residenti sono le condizioni delle alberature del quartiere: nel parcheggio di via Caprioli, strada già nota per il buio perenne, è strage di alberi. Due quelli caduti al suolo all'improvviso solo nell'ultima settimana, tre in tutto quelli crollati di recente tra le auto in sosta. 

"Naturalmente nessuno se ne cura, tantomeno chi dovrebbe fare la manutenzione. Porta di Roma - Parco delle Sabine rimane terra di nessuno con la società Porta di Roma che continua a fare (a non fare) ciò che vuole e il Comune che assiste in silenzio, quasi come se tutto ciò fosse normale" - tuonano dall'Associazione Tutela Parco delle Sabine i cui soci da anni si battono per il completamento e la consegna di quei 40 ettari di verde a Roma Capitale e ai suoi cittadini. 

"Nessuno sfalcio, nessuna manutenzione delle attrezzature e delle alberature, nessuna manutenzione di strade e parcheggi. Tutto come sempre" - scrivono dall'Associazione chiedendo all'amministrazione municipale e capitolina di fare da pungolo sul privato affinchè adempia ai propri doveri. 

"Alberi decimati neanche fosse la xilella. La società Porta di Roma continua bellamente a fare quello che vuole mentre dagli uffici di Roma Capitale si ode un silenzio assordante. Ma si sa - scrivono in modo ironico ma amaro dalla Tutela Parco delle Sabine - questo è un quartiere modello dove tutto va bene, l'erba non cresce e quei quattro alberi che ci sono, invece dei 15.000 che dovevano esserci, restano in piedi". 
 

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