IV Municipio: centinaia di palme colpite dal punteruolo rosso

Rhynchophorus ferrugineus, ma per gli amici "Olivier" (dal nome del famoso studioso francese). Dopo qualche anno dal suo arrivo in Italia direttamente dall'Asia, il punteruolo rosso fa parlare di sè in tutte le regioni, e nel frattempo continua a far strage di palme.

I danni causati alle piante, infatti, possono manifestarsi anche a distanza di molti mesi, quando ormai la vita della pianta è compromessa e le larve si sono moltiplicate al suo interno. Nel Lazio l'insetto è arrivato poco prima del 2006, e nel comune di Roma e limitrofi la sua diffusione non ha risparmiato quasi nessun quartiere, tanto che la Regione ha dovuto dichiarare l'emergenza fitosanitaria e introdurre misure per il contenimento e l'eradicazione del punteruolo. Misure, però, che ad oggi non sembrano aver portato grossi risultati, soprattutto per le palme nei parchi pubblici. Ne sono un esempio le numerose palme morte o quasi nel  Parco di Aguzzano ben visibili dalla via Nomentana, ma anche quelle in via di Tor San Giovanni a Cinquina. E tante altre sono le aree colpite, insieme a quelle dei privati. Un'emergenza che si potrebbe combattere con il tempestivo intervento su ciascuna pianta prima che le larve abbiano scavato completamente l'interno del tronco per alimentarsi. 

La normativa in materia prevede una sanzione che va dai 500 ai 3.000 euro per chi non rispetta le misure fitosanitarie imposte. Per le amministrazioni comunali nei cui territori ricadono le palme infestate, le stesse devono inoltre concorrere alla salvagurdia delle palme attraverso la verifica sull'esecuzione delle misure fitosanitarie, anche con l'emanazione di atti. Misure, però, che ad oggi non sembrano essere state adottate, con la conseguenza che molte palme sono ormai morte e il patrimonio palmicolo rischia di scomparire nei prossimi anni.