rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Altre Talenti / Via di Casal Boccone

Maximo Green, il Comune ordina la chiusura: notte in palestra per scongiurare i sigilli

Istruttori e utenti in sit-in nel centro sportivo tra incertezza sul futuro e l'ombra della speculazione: "A pagare una gestione sconsiderata sono i lavoratori"

Contratti prorogati di tre mesi in tre mesi, scadenze e rinnovi con il taglio delle ore, ad aprile per qualcuno è arrivato addirittura il licenziamento salvo poi il successivo reintegro con orario più che ridotto. Attività sportive a rischio, corsi portati avanti solo grazie alla buona volontà degli istruttori ed una struttura che sembra essere spinta verso la chiusura forzata.


Al Maximo Green, centro sportivo all’interno di un Punto Verde Qualità di via di Casal Boccone, a regnare è l’incertezza.
Sicurezza inesistente da una certa ora in poi e quelle 5 incursioni in poche settimane che la dicono lunga sui sistemi di allarme e sorveglianza; il thermarium, vero gioiello della struttura e unico nel territorio, è chiuso ormai da mesi così come gli abbonamenti e i rinnovi, che spingono chi non ha sottoscritto la tessera per un anno intero a cercare un’alternativa provocando un’emorragia di clientela che oltre a rappresentare un danno erariale pesa anche sulla fama del centro e la reputazione dei lavoratori che lì mettono a disposizione tutta la loro professionalità.


Nel pomeriggio l’ennesima doccia fredda: attraverso una nota della direzione esecutiva dell'Ufficio di Scopo Indirizzo e Coordinamento del Programma Punti Verde di Roma Capitale, il direttore Giovanni Serra ha annunciato la “sospensione temporanea di tutte le attività sportive e commerciali” del centro sportivo, mandando su tutte le furie i lavoratori che hanno deciso di rispondere con un sit-in notturno.


Il centro – si legge nella nota – risulta sprovvisto delle utenze principali: fornitura elettrica Acea, fornitura telefonica e dati Fastweb e fornitura gas Roma Energia. Mancanze che non garantirebbero la sicurezza degli operatori e degli utenti ancorché il normale svolgimento delle attività sportive e commerciali, quest’ultime a dire il vero già inesistenti da tempo.


“Una valutazione tecnica completamente errata” – commenta Luciano Mazzà, uno degli istruttori in presidio in un’ illuminatissima sala della Maximo. “La luce c’è, la fornitura del gas ci è stata tolta oggi, il collegamento della linea Fastweb – la cui riattivazione è stata chiesta tre mesi fa – non è essenziale: sono problematiche – sottolinea – alle quali si può ovviare con il buon senso e con qualche doverosa comunicazione ai nostri utenti”.


“Questa è una situazione che nasce da una gestione sconsiderata” – commenta qualcuno a bordo del rigoglioso giardino esterno, non nascondendo il timore che dietro a tutto questo possa esserci una strategia mirata che faccia da apripista all’ennesima speculazione.

Ma il lavoratori non ci stanno ad abbandonare la Maximo Green, la propria professione e i propri iscritti: i corsi sportivi finiscono infatti il 15 giugno mentre tutti gli altri contratti scadono il 31 agosto. “Come poter giustificare una chiusura repentina e avvenuta senza alcuna comunicazione preventiva?” – si chiedono un po’ tutti pensando a quanti hanno già pagato per i prossimi mesi.


Intanto gli operatori - oltre a proporsi di portare avanti le attività anche a titolo gratuito - hanno anche presentato un ‘piano di salvataggio’: “Un prospetto – spiega Mazzà – che farebbe risparmiare 30-40mila euro al mese per le risorse umane”.

Una gestione affidata ad un’associazione costituita dagli istruttori, “persone che che conoscono il mestiere e sanno di cosa parla” – sottolineano dalla Maximo: un piano per rinascere nel quale il Comune dovrebbe solamente occuparsi delle utenze. Ma all’iniziale interesse da parte della dirigenza è seguito il silenzio che ora rischia di calare sull’intera struttura.


A nulla sembra infatti essere valso anche l’atto per la tutela della Maximo Green votato all’unanimità dal Consiglio del Municipio III, così che a Casal Boccone ci si chiede se davvero indirizzi e volontà delle istituzioni di prossimità contino davvero per il Campidoglio.


Per adesso nella Maximo Green la notte scorre tra dubbi sul futuro e la voglia di non far morire un centro tanto prestigioso quanto importante per il territorio: “Domani mattina – assicurano gli istruttori – le lezioni e le attività si terranno regolarmente”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maximo Green, il Comune ordina la chiusura: notte in palestra per scongiurare i sigilli

RomaToday è in caricamento