"Così il Comune deve mettere in sicurezza la strada maledetta dei 100 incidenti”
Presentata una mozione per chiedere l’installazione di un semaforo e l’intervento sulla fermata del bus
Un impianto semaforico che consenta l’attraversamento pedonale all’utenza debole e agevoli l’immissione delle auto nella carreggiata principale. E’ così che si punta a mettere in sicurezza via di Casal Boccone: la “strada maledetta” dove in tre anni si sono verificati circa cento incidenti.
Via di Casal Boccone: la strada dei cento incidenti
Auto ribaltate sulla ciclabile laterale, finite nelle aiuole o in testacoda, spesso ribaltate. Una strada pericolosa, ancora in carico ai costruttori sebbene collaudata, per la quale i residenti da tempo chiedono maggior sicurezza e provvedimenti per risolvere le criticità che portano quell'anomala incidentalità. Un coro che si è levato a voce ancora più forte dopo l’investimento nel quale ha perso la vita Riccardo Contreras, 47enne padre di tre figli.
La messa in sicurezza di via Casal Boccone
Così mentre il Municipio III ha inserito la messa in sicurezza di Casal Boccone tra le opere che i privati dovranno eseguire nell'ambito della convenzione urbanistica Parco Talenti, anche l’Assemblea Capitolina presto discuterà una mozione che chiede appunto l’installazione di un impianto semaforico e la messa in sicurezza della fermata del bus 435. A presentarla il consigliere comunale del Pd, Riccardo Corbucci, e il presidente della commissione turismo, Mariano Angelucci.
Un documento che invita il Comune “a porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di garantire, il più rapidamente possibile, la sicurezza stradale di via di Casal Boccone provvedendo all’installazione di un impianto semaforico, da collocare in corrispondenza con l’intersezione con il tratto di strada che conduce ai numeri civici dal 98 al 102 e che consenta sia l’attraversamento pedonale in sicurezza per l’utenza, che per i veicoli una più agevole immissione nella carreggiata principale di via di Casal Boccone, per dirigersi verso via della Bufalotta e via Ugo Ojetti”.
La fermata del bus pericolosa
“Sono davvero troppi gli incidenti che coinvolgono i pedoni in questo tratto di strada che viene percorsa ad alta velocità, nonostante sia già presente il limite dei 30 km orari” - spiegano i consiglieri sottolineando come l’attraversamento così pericoloso venga utilizzato anche dall’utenza fragile che scende alla fermata del bus Atac 435. La palina attualmente risulta sprovvista di banchina, ubicata al di sopra dell’aiuola dello spartitraffico, tra la carreggiata e la pista ciclabile, “ponendo, in tal modo, a rischio l’incolumità dei pedoni”. Da qui la richiesta di intervenire anche sulla fermata del bus predisponendo una banchina in prossimità delle strisce pedonali.
