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Città dei 15 minuti / Primavalle / Via Montebruno

Dopo 14 anni posata la prima pietra per il centro polivalente di Torrevecchia

L'opera era attesa dal 2009, il sindaco Gualtieri: "Ecco esempio di città dei 15 minuti con servizi di prossimità sul territorio e luoghi di aggregazione"

Dopo quattordici anni di attesa è stata posata la prima pietra del centro polivalente di Torrevecchia. Tre sale conferenze da 300 posti totali, un'area bimbi, un orto urbano, sale studio, servizi, uffici del municipio e un bar. Il tutto con un consumo energetico pari quasi a zero grazie all'impiego di pannelli solari. 

Posata la prima pietra del centro polivalente di Torrevecchia

La struttura di via Montebruno è uno dei tasselli della "Città dei 15 minuti" immaginata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che del modello ha fatto uno dei punti centrali del suo mandato. “Questo centro incarna perfettamente il tipo di città che vogliamo costruire, con servizi di prossimità sul territorio, luoghi di aggregazione come il centro anziani, il centro polivalente e anche una rappresentanza istituzionale con la presenza del municipio. Spazi di incontro e di partecipazione essenziali per fare di Roma una città in cui tutti i quartieri hanno gli stessi diritti e tutti i cittadini hanno attorno luoghi in cui ritrovarsi e usufruire dei servizi” - ha detto il sindaco ricordando il percorso lungo e tortuoso che ha portato alla consegna dei lavori. “Siamo riusciti a sbloccare questa complessa situazione attraverso una delle prime delibere della nostra Giunta, rimettendo così questo progetto, ulteriormente aggiornato, sui binari giusti”. Si perchè al centro polivalente di via Montebruno aveva lavorato anche la precedente amministrazione capitolina guidata da Virginia Raggi. 

Un luogo dedicato a servizi e inclusione sociale

Sarà un centro polivalente "dedicato all'inclusione sociale e alla cultura - ha sottolineato il presidente del Municipio XIV, Marco Della Porta - perché questa è la nostra idea di città, portando i servizi in tutti i quartieri. Oggi abbiamo posato la prima pietra di un’opera attesa da quattordici anni, un nuovo spazio dedicato alle persone, all’inclusione sociale e alla cultura. Un altro obiettivo raggiunto grazie al grande lavoro di squadra”. 

La battaglia dei residenti

A contribuire fattivamente anche i residenti della zona che hanno ingaggiato una lunga battaglia affinchè su quel terreno ormai incolto, dopo l'abbattimento circa 30 anni fa di una scuola occupata che sorgeva in quell'area, venisse creato un polo di inclusione e socialità per il quartiere. Ora il centro polivalente è quasi realtà. Per vedere l'opera interamente realizzata ci vorrà circa un anno e mezzo, ma già tra sei mesi è in programma il completamento del corpo centrale dedicato ai servizi, alla direzione e al bar. 

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