Municipio 19, Pirandola: "Le opposizioni rispettino le istituzioni"

Il 10 gennaio i gruppi di opposizione del Municipio 19 hanno contestato l'operato del presidente del Consiglio del Municipio Massimiliano Pirandola."A causa della strafottenza del Presidente del Consiglio del Municipio 19 - hanno scritto in un comunicato congiunto Api, Partito Democratico e Rifondazione Comunista Fds - che per l'ennesima volta ha dato un calcio alla democrazia fregandosene delle istanze presentate dalle opposizioni, screditando addirittura il Presidente del Municipio Milioni, oggi abbiamo deciso di non partecipare alla votazione dei Presidenti e Vicepresidenti delle nuove commissioni".

Non ha tardato ad arrivare una risposta di Pirandola che commenta: "Le opposizioni dimenticano che a registrare i loro madornali errori, accordi vari e ritardi, vi sono i verbali, i quali dimostrano la sterilità delle accuse mosse. Dall’incredibile data del 2 Marzo 2011 si chiedeva ai gruppi politici della sinistra di rimodulare le commissioni: dopo mesi di discussioni o analisi, queste non hanno mai apportato una sintesi alla proposta della maggioranza, trincerandosi spesso dietro le loro divisioni interne, come ad esempio la diaspora del Pd con il nuovo gruppo Api", sottolinea il presidente del Consiglio del Municipio.

"Inoltre - aggiunge Pirandola - gli stessi gruppi di sinistra non hanno partecipato al consiglio del 23 quando, nella conferenza dei capigruppo di preparazione, si registra la loro volontà di portare una proposta autonoma di emendamento, direttamente in aula. Il  risultato invece è stato l’assenza totale delle opposizioni Api, Pd, Rifondazione Comunista, che non hanno fatto pervenire alcuna democratica giustificazione".

Pirandola ha però la sua idea su queste assenze. "Il motivo è presto svelato - dice - infatti all’ordine dei lavori del Consiglio vi era il tema ben più spinoso e delicato del mercato abusivo di Largo Sacconi, tant’è che nella stessa conferenza dei capigruppo di preparazione al consiglio, le opposizioni erano più impegnate a dissuadere il sottoscritto dal convocare un consiglio sul mercato, che alla rimodulazione delle commissioni stesse, e così la sinistra con la sua colpevole assenza si è sfilata, come da prassi, da qualsiasi responsabilità".

Il presidente del Consiglio del Municipio 19 continua il suo racconto. "Successivamente però le opposizioni, in ritardo clamoroso e imbarazzante comprendendo che i lavori sarebbero comunque proseguiti e i gettoni di presenza sarebbero stati in forse,  il 5 dicembre dopo il Consiglio e soprattutto dopo la legittima convocazione per le elezioni delle commissioni si ritrovano, stranamente, dal Presidente Milioni, che però, come sanno bene, non è l’organo deputato a modificare l’assetto delle commissioni, perdendo ulteriormente tempo. La pretesa più assurda era quella di non far procedere i lavori delle commissioni per il giorno 9 Gennaio, giorno in cui la delibera era direttamente eseguibile, con scadenze di straordinaria urgenza, come la delibera sul piano casa e la vicenda esplosiva del mercato di Largo Sacconi, a nulla è servito spiegare loro che non potevamo derogare un obbligo amministrativo, e che avremmo riparato ai loro errori e ritardi nel prossimo consiglio utile", commenta Pirandola. "A questo però si deve escludere la grande capacità mediatoria del consigliere Posarelli, l’unico forse che ha compreso da subito il grande pasticcio, e che ha ricucito insieme al sottoscritto, la degenerazione in atto", prosegue.

"Tutto ciò è aberrante - conclude Pirandola - ecco chi si candida a governare la città e il Municipio, eccetto che per pochi casi, avulsi da regole, senza proposte. Infine è il caso di ricordare che quando hanno governato la città, le  sinistre ci hanno condotto verso quel buco enorme di 13 miliardi di euro ridotti a 9 con i Nostri sacrifici, e con la bravura dell’amministrazione Alemanno. Dal canto mio non farò deroghe alla legge, né se lo chiedono le opposizioni, né per compiacere altri  importanti esponenti".