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Valle Fontana, Italia Nostra contro lo sgombero: "Non c'è più dialogo"

L'associazione torna a criticare la Città Metropolitana per il suo progetto di riqualificazione che prevede una strada asfaltata all'interno di un'area vincolata dell'agro romano

Dopo l'inizio di sgombero degli ortisti all'interno di Valle Fontana da parte della Città Metropolitana, Italia Nostra torna ad attaccare l'amministrazione dell'ex provincia e il suo progetto di riqualificazione ritenuto un attacco all'integrità di un pezzo di agro romano. 

Nei 33 ettari vicino a Santa Maria della Pietà, area vincolata, l'ente ha intenzione di realizzare una strada a due corsie di 1 chilometro e mezzo, con annessi marciapiedi, pali della luce, tombini. Un progetto che diverse associazioni ambientaliste, comitati di quartiere e ovviamente gli stessi curatori degli orti all'interno del terreno stanno cercando di scongiurare. 

Valle Fontana, il progetto di riqualificazione non convince: “Quell’area va tutelata”

Italia Nostra è in testa al fronte dei contrari e all'indomani dello sgombero torna sull'opportunità di proseguire negli intenti da parte della Città Metropolitana: "Non si interviene con progetti così impattanti nell'agro romano - scrive in una nota l'associazione - , così se ne cambiano il Dna e la stessa identità. Stendendo l'asfalto al posto dei prati, portando l'illuminazione nel buio naturale delle campagne, tombini, marciapiedi, svettanti pali anonimi per lampioni delle peggiori periferie disseminati negli spazi naturali".

Per Italia Nostra non ci si trova davanti a una riqualificazione ambientale, concetto applicato male. "Ci troviamo in uno dei rari luoghi di elevata qualificazione - spiegano gli attivisti - della periferia romana, nel quale si è venuto a creare un giusto equilibrio tra natura, coltivazioni di orti tradizionali e auspicabili relazioni sociali". 

L'opera in previsione, finanziata con 2.700.000 euro, per Italia Nostra è "sovradimensionata, fuori scala". E per iniziare il cantiere l'ex provincia ha inviato la forza pubblica: "Ma un dialogo con la politica è ancora attuale?  - si chiede Italia Nostra -. E se viene a mancare non è tempo di riflettere su questa deriva? O al cittadino non resta altro che la via giudiziaria?”.

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