rotate-mobile
Torrevecchia Torrevecchia / Piazza di Santa Maria della Pietà

Giubileo, "il grande progetto ostelli? Appena 50 posti letto"

La risposta del Presidente dell'Associazione Ex Lavanderia per l'uso pubblico del Santa Maria della Pietà dopo le dichiarazioni dell'Assessore Caudo sul recupero dello storico complesso

"L'Assessore Caudo confonde le stanze da letto con le cucine". E' con queste parole che si apre la nota stampa a firma del Presidente dell'Associazione Ex Lavanderia Massimiliano Taggi con riferimento alle ultime dichiarazioni del rappresentante capitolino in merito al recupero del Santa Maria della Pietà. Al centro della discussione (e delle polemiche) la realizzazione degli ostelli all'interno dello storico complesso dell'ex manicomio provinciale in vista del tanto atteso giubileo straordinario. 

"I Padiglioni ristrutturati nel 2000 per ospitare un nuovo ostello per la città di Roma erano cinque. 400 posti letto pronti, realizzati con fondi pubblici, adatti ad ospitare anche turisti diversamente abili". Gli stessi padiglioni che poi, tra il 2002 e il 2004, secondo l'Ex Lavanderia la ASL RME avrebbe "smantellato illegalmente sottraendo gli arredi e riutilizzando gli spazi per altri usi - scrive Taggi - Stessa sorte per un sesto padiglione, il 28, ristrutturato a mensa".

Dopo l'annuncio del Giubileo staordinario, il Presidente del Municipio XIV Valerio Barletta e l'Assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo "si sono impegnati a riaprire gli ostelli parlando pubblicamente di 3 padiglioni. Non i cinque già realizzati, e di nuovo individuati nella mozione approvata dal Consiglio comunale nello scorso maggio, ma comunque una inversione di tendenza nella gestione disastrosa del riuso dell'Ex Manicomi" continua il presidente dell'Associazione.

La scorsa settimana, l'Assessore capitolino parlava di "un passo in avanti verso il recupero" citando l'avvio della rifunzionalizzazione di due padiglioni da destinare ad ostello. "Non è dato sapere quali siano perché l'operazione ostelli rimane "top secet". Voci di corridoio, le uniche a disposizione, parlano del Padiglione 11 e del 28 - incalza Taggi - Le cucine quindi sarebbero uno dei due padiglioni previsti. Impossibile credere che i tempi permettano di trasformare il Padiglione 28 in camere per ospiti e, soprattutto, sarebbe molto discutibile affrontare lavori di ristutturazione mentre ci sono altri edifici già predisposti realizzati con soldi pubblici".

Secondo i rappresentanti dell'Associazione, promotrice del Comitato "Si può fare!" per l'uso pubblico dello storico complesso, quello che inizialmente doveva essere il grande progetto ostelli, perciò, "potrebbe risolversi in un padiglione per 40-50 posti. Esattamente l'obiettivo dichiarato in un'intervista al TG3 alcuni mesi fa dal Direttore della ASL RME, che ancora sembra dettare la linea a Caudo e Barletta - continuano - Tra l'altro ad oggi nessuna attività che alluda allo spostamento dei servizi ed attività della ASL RME presente nei padiglioni in questione sembra essere in atto".

Ancora una volta l'Ex Lavanderia torna a proporre un confronto pubblico sollecitando Caudo e Barletta a "rendere conto ai cittadini di quale sia la realtà delle cose", con la speranza "di veder smentite dai fatti le nostre previsioni. L'Ostello è la grande opportunità per definire l'uso pubblico e socioculturale del Santa Maria della Pietà. Un treno che sarebbe un delitto perdere" conclude Taggi. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giubileo, "il grande progetto ostelli? Appena 50 posti letto"

RomaToday è in caricamento