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Torrevecchia Torrevecchia / Piazza di Santa Maria della Pietà, 5

Centenario della discordia: il Santa Maria della Pietà tra vecchie questioni e nuove polemiche

Doppie celebrazioni e un botta e risposta senza esclusione di colpi. Municipio, ASL Roma E e l'Associazione Ex Lavanderia tra riqualificazione, recupero urbano e uso pubblico dell'ex manicomio provinciale

Che i rapporti non fossero dei migliori, lo si era già intuito. La ricorrenza del Centenario del Santa Maria della Pietà e l'organizzazione di due differenti calendari di manifestazioni, ne è stata l'ulteriore conferma. Da una parte c'è il Municipio XIV e l'ASL Roma E, che con il patrocinio di Roma Capitale hanno celebrato in via istituzionale i tre giorni dedicati alla memoria e alla riqualificazione dell'ex manicomio provinciale; dall'altra, l'Associazione Ex Lavanderia che dalla sua sede all'interno dello storico Padiglione 31 in quegli stessi giorni ha organizzato a sua volta un'altra serie di eventi. Entrambe le manifestazioni sono brillantemente riuscite, con una buona partecipazione cittadina e un notevole eco mediatico, perfetto per veicolare con ancora più forza i messaggi di partecipazione e sensibilizzazione sociale proprie di entrambe le cause.

Ma se da parte dell'Ex Lavanderia si è tenuto a precisare più di una volta quanto il loro "Rinascere a 100 anni" (questo il nome simbolico della manifestazione) fosse un evento "in parallelo e non in competizione" con le celebrazioni istituzionali, più volte dalla Direzione del Museo Laboratorio della Mente è arrivato al contrario il monito: "Esiste solo un centenario del Santa Maria della Pietà". La questione e il rapporto che c'è tra queste realtà ha naturalmente un che di pregresso, sul quale però non vogliamo soffermarci. Quel che è certo, in ogni caso, è il fatto che le polemiche si siano incendiate soprattutto a posteriori, quando archiviate le celebrazioni è arrivata la conferma della pedonalizzazione dell'area all'interno del parco.

Proprio a commento di tale notizia, il capogruppo PD Julian Colabello si è così espresso in una nota: "Anche il ruolo dell’Ex Lavanderia andrà valorizzato, essendo una realtà che produce cultura ormai da anni all’interno del complesso, sperando che vogliano abbandonare finalmente i toni della protesta e partecipare insieme a noi al suo recupero concreto". La sferzata è giunta subito a destinazione e dall'Associazione presieduta da Massimiliano Taggi non si è tardato a rispondere: "In che cosa si esprimerebbero 'i toni della protesta?' Se si intende la denuncia e documentata degli sprechi, delle occasioni perdute, della gestione distorta delle risorse, allora è un altro discorso ma la lingua italiana è sufficientemente ricca per definire le cose con le giuste parole".

Sul discorso del centenario, dall'Associazione dichiarano: "Abbiamo organizzato delle celebrazioni fuori da quelle ufficiali perchè nessuno ci ha invitato - e continuano, sollevando l'aspetto economico - non avevamo bisogno di soldi pubblici per fare ciò che facciamo da 10 anni". Rovente poi il tema della riqualificazione e il conseguente reimpiego delle strutture del complesso. Pochi giorni fa il Direttore della ASL Roma E Angelo Tanese ha lanciato la proposta della creazione di una Casa della Salute (e quindi ambulatori di medicina generale e specialistica ambulatoriale). "Potrebbe essere una buona soluzione, anche per favorire la partecipazione dei cittadini e promuovere stili di vita corretti. Per una Asl, infatti, occuparsi di queste cose è fare salute", dichiarava Tanese. L'Ex Lavanderia, al contrario, sostiene da sempre l'uso pubblico del Santa Maria (attraverso l'ormai nota campagna "Si può fare!") svincolato da una sua "sanitarizzazione" totale in virtù di una più ampia ripartizione tra luoghi di cultura, ostelli, sede amministrativa e un utilizzo sanitario solo parziale.

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