M5S, Diario: "Furti di tombini e mercato nero del ferro, è allarme"

Non c'è niente da fare, anche i furti si adeguano alla crisi e non risparmiando davvero niente e nessuno. Se il giro d'affari attorno al taccheggio di rame e cavi elettrici (vero e proprio boom di questi ultimi tempi) sembrava già l'ultima frontiera delle ruberie "di strada", facciamo oggi i conti con una realtà ancora più assurda quanto tristemente dilagante: i ladri di tombini. "A Roma ogni anno vengono rubati oltre mille tombini, per un costo di manutenzione che agli uffici municipali sfiora il mezzo milione di euro. I tombini finiscono in depositi di ferro clandestini, come avviene per il rame rubato, e rendono persino di più dato che vengono pagati fino a 20 euro al quintale", a denunciarlo è il "grillino" Angelo Diario che dalle pagine del suo sito prende spunto dall'episodio più recente, un tombino divelto in Via Pietro Bembo a Torrevecchia. 

"Nonostante il problema sia noto da oltre due anni, sembra che in Campidoglio non ci sia ancora una mappa del fenomeno. Lo scorso anno, l’Assessore capitolino ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera, spiegava serenamente che la questione non riguarda gli uffici tecnici bensì l'ordine pubblicio gestito da ciascun singolo Municipio", continua Diario. Competenza o meno, il fenomeno dei furti di tombini e del relativo mercato nero del ferro è una triste realtà (in espansione) che non riguarda solo la capitale: "A differenza di Roma, però, all’estero si sta provando a combattere il fenomeno. A Londra, ad esempio, Scotland Yard ha attivato un’unità speciale per indagare sugli eclatanti furti di metalli nella città inglese", incalza Diario. E come se non bastasse, l'allarme non riguarda solo il fattore economico, ma si estende anche al discorso della sicurezza: una strada "bucherellata" mette così gravemente a rischio scooteristi e ciclisti nell'ambito della circolazione stradale.