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MonteMario

Taglio ore servizio Aec a bimbo disabile, Comune costretto al risarcimento

La decisione del Tribunale condanna il Campidoglio

“Abbiamo vinto in un’aula giudiziaria. Ma, nel principio, è come se avessimo perso”. Massimo, a RomaToday, ha raccontato la storia che ha vissuto negli ultimi mesi. Suo figlio, che compirà sei anni a dicembre, è affetto da disturbo sistemico dello sviluppo. Lo scorso anno si è trovato meno ore di Aec, l’assistenza educativa culturale, servizio per il diritto allo studio dei bambini e degli adolescenti diversamente abili. Ogni utente ha un pei (piano educativo individuale) che viene redatto all’inizio dell’anno scolastico, con all’interno la programmazione e gli obiettivi da raggiungere. A Giulio, nome di fantasia del ragazzino, spettavano 30 ore settimanali ma ne ha ricevute prima 25 e poi 23. Così il padre e la madre hanno fatto ricorso. L’ordinanza del Tribunale ordinario, prima sezione civile, è arrivata a luglio. E ha condannato il Comune al risarcimento del danno "patito" dal piccolo

Il regolamento del servizio Aec

Il risarcimento di Roma Capitale

La famiglia vive nel Municipio XIV: “Dopo la decisione scellerata del taglio di ore, ci siamo rivolti all’avvocato Alfonso Amoroso, che ci ha assistito. All’inizio di questo anno scolastico mio figlio ha ottenuto le 30 ore di servizio Aec. Roma Capitale, invece, dovrà darci 1500 euro di risarcimento”

Tolte ore a bambina, il caso a Torrevecchia

La decisione del Tribunale

“Mio figlio è contento di andare a scuola – ha continuato Massimo – e questa è la cosa che ci fa felici. Adesso è iscritto alla materna. Contemporaneamente, è in atto un passaggio ponte alle elementari. Così, il prossimo anno, l’ingresso non sarà traumatico. C’è voluto un tribunale per avere ragione”.

Servizio Aec, a Monte Mario scintille tra Pd e M5S 

Il servizio Aec nel Municipio XIV

La vicenda del servizio Aec ha tenuto banco nella prima legislatura guidata dai Cinque Stelle di Monte Mario. Da una parte lo scontro dialettico tra le forze politiche, dall’altro i genitori imbufaliti per il taglio di ore ad anno in corso, con tanto di diffide al Quattordicesimo e al Comune. I pentastellati, da sempre, hanno sostenuto di aver fatto di tutto per garantire le ore necessarie a ogni bambina e a ogni bambino. Di diverso avviso l’opposizione. Il consigliere del Pd, Julian Colabello, dichiarò “l’assessore al Sociale, Andrea Maggi, dovrebbe dimettersi” dopo la decisione del Consiglio di Stato che ha sospeso - in via cautelare - il bando in corso per la rassegnazione del servizio Aec. E poi ci sono stati loro, le mamme e i papà, che sbottarono “diteci chi ha sbagliato” subito dopo il rientro dalle vacanze di Natale. Momento, questo, in cui si ritrovarono il taglio delle ore. Adesso ecco i primi ricorsi e i relativi responsi. Da vedere, semmai, se su questa storia saranno scritti ulteriori capitoli.

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