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MonteMario Selva Candida / Via Santi Audiface ed Abacuc

Selva Candida: l'odissea della scuola fantasma

Doveva essere pronta nel 2009, ma i lavori sono ancora fermi e il cantiere completamente abbandonato. Nel frattempo i bambini residenti si alzano alle 6 di mattina e fanno i pendolari per raggiungere le scuole dei quartieri vicini

Degrado e spreco di denaro pubblico. Ovvero, quando le mancanze della pubblica amministrazione rischiano di diventare una prassi ed essere pericolosamente percepite come tali dai cittadini. Ma ci sono storie che ancora fanno scalpore, e residenti che non si stancano di continuare a portarle alla luce. Siamo in Via Santi Audiface ed Abacuc, nei pressi di Via Riserva Grande, zona Selva Candida. Da anni in quest'area si trova un cantiere a cielo aperto che già nel 2009 avrebbe dovuto consegnare nella mani dei cittadini una scuola, l'unica in quel quartiere e quindi ancora più essenziale. I lavori cominciano, ma la società vincitrice della gara di appalto è costretta a fermarsi quasi subito per il ritrovamento di alcuni reperti archeologici. Subentrano il Dipartimento dei Lavori Pubblici e la Soprintendenza che, tra un atto burocratico e l'altro, ridanno l'ok solo nel marzo del 2011, a distanza quindi di due anni. Nonostante ciò, della ripresa dei lavori non vi è traccia, tant'è che i residenti e i comitati di quartiere organizzano una raccolta firme e portano la questione all'attenzione di numerosi media.

"I lavori sono ripresi, ma giusto per 3-4 giorni, il tempo di ripulire l'area e lasciarla nuovamente come un cantiere abbandonato", ci racconta Andrea Montanari, candidato per la lista civica Marino Sindaco per il XIV Minucipio ma soprattutto rappresentante di quei residenti maggiormente impegnati nella battaglia della così detta scuola fantasma. "La scuola, progettata di 15 aule, avrebbe potuto accogliere ben 300 bambini di medie ed elementari che oggi, invece, sono costretti a fare i pendolari e svegliarsi tutti i giorni alle 6 di mattina per raggiungere le scuole di altri quartieri", continua Montanari. E non dimentichiamoci che proprio questo ulteriore servizio di trasporto, oltre che aggravare la già critica situazione di traffico e inquinamento, costa al municipio la sostanziosa cifra di 1 milione di euro.

La società appaltatrice, come da contratto, si è detta comunque disposta alla ripresa dei lavori, se non fosse per una modifica dei termini economici, dal momento che con il trascorrere di 3 anni dagli accordi iniziali, la richiesta di compenso si è aggiornata all'inflazione e ai prezzi di mercato. Risultato: della scuola, ancora, neanche l'ombra, mentre l'area interessata continua a trovarsi in uno stato di assoluto abbandono; tutta recintata, sì, ma completamente divelta e inagibile. "Basterebbe solo il visto dell'Ufficio Ragioneria del Comune, per porre finalmente fine a questa storia e far riprendere i lavori di costruzione della scuola - conclude Andrea Montanari - anche perchè, i soldi necessari (4 milioni e mezzo di euro) sono regolarmente stanziati nel bilancio".

La scuola fantasma di Selva Candida

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