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Valle Santa: il municipio lascia a piedi i bambini

Due classi della scuola Valle Tenuta San Mario sono state decentrate senza l'istituzione di un mezzo di trasporto straordinario per i bambini. Pesanti i disagi per genitori e figli

I bambini sono il potenziale da tutelare e su cui investire, tutelare il diritto allo studio dei bambini dovrebbe essere tra le vocazioni primarie di una società sana. Esattamente un anno fa due classi di bambini piccolissimi, una materna e una seconda elementare, sono state interdette dalle aule a causa di infiltrazioni d'acqua piovana nella Scuola Valle Tenuta San Mario, in Via Boccea al chilometro 13. E' una zona che si colloca in estrema periferia a pochi chilometri dal comune di Fiumicino. Dopo un anno, i lavori per rendere agibili le aule inizieranno nei prossimi mesi: la gara è infatti partita solo ad agosto.

Temporaneamente i bambini saranno trasferiti nella sede centrale dell’I.C. Boccea 590 nel quartiere di Casalotti. Il tutto però avverrà in mancanza di qualsiasi supporto in termini di trasporti da parte del municipio XIV. Si tenga infatti presente che i bambini abitano per lo più nelle vicinze della scuola Valle Tenuta San Mario, nel pieno agro romano in “Valle Santa”, zona ex abusiva condonata denominata “zona O”.

La denuncia arriva dal consigliere del Pd,  vicepresidente della Commissione Urbanistica e Lavori Pubblici del Municipio XIV,  Alessio Cecera: "La scuola ricade nel municipio XIII per collocazione ma competente per la gestione del servizio di trasporto straordinario è il municipio XIV: quest'ultimo è stato completamente assente, in particolare in relazione  alla garanzia del servizio di trasporto scolastico a quelle famiglie (circa 15 bambini) che si sono trovati catapultati in un plesso scolastico distante circa dieci chilometri di distanza". Cecera nota inoltre che "nell’arco temporale in cui si poteva richiedere il trasporto scolastico, il Municipio non aveva ancora comunicato quali classi sarebbero state spostate. Quando queste sono state rese note, la finestra per le iscrizioni era chiusa".

A nulla sono valse le richieste delle mamme e della direttrice della scuola. Continua Cecera: "O non sono pervenute risposte o si sono limitati a un generico stiamo lavorando e i bambini e le mamme si trovano in questa situazione di evidente disagio. Del resto esisteva un trasporto che portava i bambini da casa a scuola, come mai quel servizio era garantito e questo non si riesce a renderlo effettivo? I costi non sarebbero nemmeno così elevati per l'amministrazione del municipio in quanto non dimentichiamo che le famiglie bisognose di usufruire di questo servizio ne sopportano la spesa". 

Monia ad esempio è la mamma di due bambini. Uno dei due fa parte di una delle classi trasferite ed è costretta ogni mattina a percorrere come minimo un'ora di tragitto, in una strada particolarmente trafficata. "Si pensi alle mamme senza macchina, l'unico autobus è lo 025 di Roma Tpl che spesso sciopera e che passa con frequenze elevatissime. Io ho solo un motorino e con la pioggia è un tratto di strada molto pericoloso da percorrere, sopratutto con un bambino di sette anni a bordo. Con le mamme avevamo pensato di indire uno sciopero, ma ci siamo rese conto che così facendo avremmo solo creato un ulteriore danno ai nostri figli", racconta Monia che continua: "Provando a sentire l'amministrazione del municipio XIV non è altro che un rimbalzarsi le respondabilità da un ufficio all'altro senza trovare un effettivo interlocutore che dia delle risposte concrete. Si appigliano a cavilli burocratici e addirittura mi hanno chiesto il pagamento della retta per il trasporto, servizio di cui non usufruisco".

In attesa di risposte le famiglie sono costrette a prendere ore di permesso a lavoro e togliere del tempo libero a loro e soprattutto ai propri figli.

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