Santa Maria della Pietà, Padiglione 22: Centro Antea a rischio chiusura
A fine mese scade la convenzione con la Asl e da quel momento il canone d'affitto ammonterà a 750.000 euro. Direttore Casale: "Non possiamo farcela". Chiesto incontro con Asl e Regione Lazio
Ancora qualche giorno e il suo futuro potrebbe essere messo seriamente in discussione. Stiamo parlando del Centro Antea, la onlus specializzata nell'assistenza domiciliare e in hospice ai malati oncologici terminali che ha sede nel Padiglione 22 del complesso del Santa Maria della Pietà. A fine mese, infatti, scadrà la convenzione che nel 2008 convertì il comodato d’uso concesso dalla Asl RmE in un vero e proprio contratto d’affitto riconoscendone comunque una diminuzione pari circa alla sua metà. Con questo termine, però, la locazione tornerà ad aggirarsi intorno ai 750.000 euro, un costo decisamente troppo alto e insostenibile per una onlus che attinge soprattutto da donazioni private.
"Purtroppo le spese non finiscono mai, le donazioni con la crisi si contraggono e i fondi pubblici servono solo a pagare gli interventi domiciliari - spiega il Direttore Sanitario e Scientifico del Centro Antea Giuseppe Casale - Non possiamo farcela a pagare il canone d’affitto nella sua interezza. Diamo lavoro a 86 persone tutte formate e specializzate, assunte a tempo indeterminato. Dovremo cominciare a licenziare e forse non basterà. Praticamente è come condannarci alla chiusura". Anche per questo motivo, la onlus ha chiesto un incontro con la Asl e la Regione Lazio, con la speranza di riuscire a raggiungere un accordo che scongiuri la drastica prospettiva della chiusura del centro.Casale, da parte sua, vorrebbe risparmiare anche sulle spese delle utenze che ammontano a circa 20.000 euro al mese: "Abbiamo contattato un’azienda che fornisce energia elettrica per tutto il comprensorio in maniera forfettarie che ci costerebbe un quarto di questa spesa. Alla Asl chiediamo anche questo".