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Primavalle Torrevecchia / Via Sant Igino Papa

Primavalle, corsa contro il tempo per la messa in sicurezza del mercato

I finanziamenti dal Dipartimento attività produttive

“Avere un mercato al passo con i tempi ma che non dimentichi le proprie radici”. Questo aveva detto a maggio Luciano Naticchioni, presidente della commissione Commercio del Municipio XIV, relativamente al mercato di Primavalle (nato nel 1954) e agli obiettivi dell’Amministrazione locale a Cinque Stelle per farlo ripartire. A favore della struttura, intanto, sono arrivati i finanziamenti dal Dipartimento Attività produttive: i fondi (poco più di 400mila euro) potranno essere utilizzati solo per la messa in sicurezza, che rappresenterà il primo step del percorso. Nell’idea iniziale, che seguiva la linea tracciata dal Campidoglio, ovvero ridare linfa ai mercati rionali della Capitale, per il Quattordicesimo era rientrato pure il mercato di piazza Mazzaresi, che si trova alla Balduina e che necessita di un rilancio. Ma al momento le forze saranno convogliate solo sulla storica sede di via Sant’Igino Papa.

La messa in sicurezza

A oggi non c’era la possibilità di apportare alcun intervento di riqualificazione, come ha spiegato in commissione il direttore dell’ufficio tecnico di Monte Mario. Pertanto, la cosa più urgente - per il mercato di Primavalle - era concentrarsi sulla messa in sicurezza di impianti e sulla prevenzione incendi. I tempi, calendario alla mano, sono stretti: la gara dei lavori dovrà essere allestita entro il 31 dicembre di quest’anno. I fondi si trovano sul piano investimenti del 2017 e l’obiettivo è vedere concluse le opere nel 2018. La scelta del professionista che si dovrà occupare del progetto è stata effettuata a invito. E alla fine è arrivata una sola offerta: la speranza, affinché tutto fili liscio, è che non ci siano intoppi. Basterebbe una criticità sul progetto presentato, per esempio, a far saltare il banco. 

Intervento logico

Teresa Venditti, consigliera dei Cinque Stelle, ha notato: “Mettere in sicurezza il mercato è una cosa più che logica, la situazione non poteva più andare avanti. L’aspetto che sottolineo, da non tecnica, è uno: i lavori effettuati nella prima fase non dovranno essere rivisti, quando si procederà con la riqualificazione”. Ovvero: non sprechiamo risorse.

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Le criticità sollevate dal Pd

Decisamente più duro Valerio Barletta, capogruppo del Partito democratico: “Ben venga, anche in fase di assestamento, qualsiasi risorsa per il Municipio, soprattutto in un settore come quello dei mercati”. Dopo aver specificato la correttezza della procedura scelta  per individuare chi dovrà occuparsi del progetto, è entrato nel merito: “Si è attinto da un desueto elenco del Simu (Dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, ndr), che sta lì da non so quanti anni. E solo un professionista ha risposto. Ci aspettavamo un indirizzo politico diverso sulla selezione: una gara aperta, un avviso pubblico dove poteva partecipare qualsiasi architetto, il quale poteva spendere – ha ironizzato – non la presenza nella lista della Coppa dei Campioni del 1994 ma magari la conoscenza del territorio e del quartiere. Sul sito, però, era scritto che non potevano essere accettate le offerte di chi non aveva avuto la busta di invito. Infine, mi spiace – ha notato –  che tutte le risorse vadano per il mercato di Primavalle: oltretutto è il mercato meno utilizzato del nostro Municipio. A Balduina c’è un flusso di utenza quotidiana e una presenza di esercenti in attività molto più alta”.

"Altre situazioni hanno maggiori priorità"

Altri punti neri sono stati segnalati da Mauro Ferri (Fratelli d’Italia): “Il mercato di Sant’Igino Papa è una questione che ci portiamo avanti da anni. Ritengo che la struttura debba poter offrire un servizio a Primavalle e quindi merita tutte le attenzioni del caso. Pertanto, è giusto che l’area venga rimessa a norma. Però i fondi da investire sono insufficienti, soprattutto quando si andrà a riqualificarla. Inoltre – ha evidenziato – si è guardato a questo mercato senza andare a verificare altre situazioni, che hanno maggiori priorità, come il mercato di piazza Thouar, a Monte Mario. Un mercato fatiscente, che va messo a norma sotto tutti i punti di vista, in primis su quello igienico sanitario”.

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