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Case popolari ATER: parte da Primavalle la protesta di Unione Inquilini

"Manutenzione inesistente, forte degrado ed emergenza abitativa". Alle vecchie denunce si aggiunge la protesta per il nuovo decreto governativo circa la messa all'asta di immobili popolari e comunali. Il 6 novembre mobilitazione nazionale

Parte dal quartiere di Primavalle l'appello dell'Unione Inquilini di Roma contro le recenti disposizioni in merito alla vendita all'asta delle case popolari e comunali. Contestando quanto previsto dall'articolo 3 del così detto Piano Casa Lupi-Renzi e il decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture, gli assegnatari delle case popolari ATER di Primavalle stanno organizzando per il prossimo 6 novembre una giornata di mobilitazione popolare da portare avanti con gli assegnatari di tutta Roma e di tutta Itala "anche attuando - si legge nel comunicato - forme radicali di protesta".

L'invito da parte degli attivisti è quello di salire tutti insieme sui tetti dei palazzi delle case popolari con striscioni, sirene e fischietti per opporsi a "un grave attacco al diritto alla casa e un’operazione tutta rivolta alla privatizzazione delle case popolari con il rischio di acquisto da parte delle immobiliari e della rendita immobiliare speculativa e speculative".

"La cosa è abbastanza grave - spiega a RomaToday Massimo Pasquini come portavoce di Unione Inquilini - poichè la nuova disposizione prevede la prelazione agli assegnatari solo sul prezzo di aggiudicazione e non su quello alla base dell'asta. Qui si parla della possibile precarizzazione di oltre 80 mila famiglie su tutta Roma (tra le 50 mila delle case popolari e 30 mila in quelle comunali)".

Una questione che interessa da vicino (non solo ma anche) molte zone del Municipio XIV "come Torrevecchia, Ottavia e Primavalle - continua Pasquini, che prende come esempio proprio quest'ultima, parlando di - manutenzione degli immobili inesistente, una forte situazione di degrado, stabili pubblici che andrebbero ristrutturati, contratti di quartiere da attuare e urgenti opere di manutezioni tanto ordinarie quanto straordinarie. Per non parlare del cantiere di via Pietro Bembo, inaugurato in pompa magna e ora fermo da mesi". Il quartiere di Primavalle, inoltre, conta anche una massiccia presenza di anziani (tra persone e nuclei familiari) per la quale quindi "si aggiunge anche il rischio di precarizzazione dei soggetti più deboli". 

Unione Inquilini parla quindi di un processo di privatizzazione che lasciando da parte l'ordinaria pratica di vendita sul mercato "finisce con riversarsi tragicamente anche sulle politiche abitative - continua Pasquini - perchè se viene meno il patrimonio pubblico le persone finiscono in mezzo a una strada, senza considerare il fatto che in un contesto come questo potrebbe facilmente inserirsi anche la criminalità organizzata".

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