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MonteMario Selva Candida / Via della Riserva Grande

Selva Candida, Parco Riserva Grande: "I cittadini ancora attendono l'apertura"

De Laurentiis (M5S): "Il Partito democratico aveva annunciato l'inaugurazione ma non ne ha dato seguito". Cecera (Pd): "I 5 Stelle dimostrano di non aver studiato le carte"

Capire l’intoppo. E superare l’ostacolo. La commissione Ambiente del Municipio XIV, presieduta da Paolo De Laurentiis, ha affrontato la questione relativa all’apertura del nuovo Parco di Riserva Grande, opera pubblica inserita nel Programma di recupero urbano (Pru) ‘Palmarola-Selva Candida’.

L’area, comunale, doveva passare nelle mani del Municipio. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Spesso, nel cambio di Amministrazione, gli uffici - diciamo - si ‘fermano’. E in quel momento è inevitabile la scintilla, che però deve essere stimolata dalla politica

“I cittadini di Selva Candida e Selva Nera aspettano da molto, troppo tempo, di fruire del nuovo Parco – ha raccontato De Laurentiis a Roma Today – un bellissimo polmone verde in una zona pressoché priva di servizi. La fruizione è particolarmente attesa – ha continuato – anche perché in diverse occasioni il Partito democratico ne aveva pubblicamente annunciato l’imminente inaugurazione, l'ultima pochi giorni prima delle elezioni dello scorso mese di giugno, salvo poi non riuscire a dare seguito per motivi non resi pubblici”.

Il M5S si è posto l'obiettivo di capire cosa abbia impedito al Pd di rendere accessibile il Parco – ha sottolineato De Laurentiis –  e poi adoperarsi per rimuovere i blocchi legati all’apertura. Purtroppo, visto che in politica sembra vigere la cattiva prassi di non procedere a formali passaggi di consegna, che tra l'altro velocizzerebbero la piena conoscenza di una trattazione, il M5S ha prima dovuto operare un lavoro di ricerca degli atti relativi all’opera – ha ricordato – e poi, considerato che dai soli documenti disponibili non risultava emergere con chiarezza la natura del problema, ha convocato la Commissione sul tema”.

A questo punto, come ribadito da De Laurentiis, “il M5S, con chi dell'opposizione eventualmente vorrà scegliere di collaborare nell'interesse della collettività, senza promettere nulla se non un serio impegno a una cittadinanza ampiamente delusa da un passato di alcune promesse clamorosamente disattese, si adopererà a tutti i livelli per risolvere i nodi che impediscono l'apertura del Parco, coinvolgendo le parti finora interessate, ma anche nuovi attori”.

Fare chiarezza, insomma, è fondamentale. Anche per Fulvio Accorinti (Fratelli d’Italia) che ha commentato: “È necessario che la maggioranza dei Cinque Stelle convochi i Dipartimenti interessati. Il passaggio è doveroso, se si vuole capire cosa sia accaduto”. 

Più duro Alessio Cecera (Pd) che al nostro giornale ha riferito: “Il M5S convoca commissioni prive di competenza. Il Municipio ha solo un ruolo di stimolo e di coordinamento: senza la presenza dei Dipartimenti e del soggetto attuatore finiamo per parlarci addosso. Per questo ho chiesto l’allestimento di un tavolo con questi soggetti, in modo tale da trovare la quadra. Oltretutto, i pentastellati hanno chiesto a me di relazionarli sulla vicenda, dimostrando così di non aver studiato le carte. Non solo: hanno fatto confusione tra parco Auxilium e parco Nomentum, sui quali vigono due iter completamente diversi. I 5Stelle devono sapere che in merito al Parco di Riserva Grande avevamo fatto un bando per decretare chi avrebbe dovuto gestire l’area. Il 18 giugno 2016 è stata individuata un’associazione di Selva Candida, vincitrice della gara. Poi c’è stato il ballottaggio, che sappiamo come si è concluso. Il M5S – ha terminato – deve solo calciare il rigore che noi gli abbiamo procurato. Tutto qua”.

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