Mercato Via Vivi Gioi, Comitato di Ottavia: "Ruba posti alle auto e lascia immondizia nelle vie limitrofe"
Il mercato di fronte alla scuola elementare doveva essere temporaneo ed essere spostato in via definitiva su Via Casal del Marmo, all'altezza di Via Panizzi. Invece il martedì e giovedì mattina occupa lo spazio del parcheggio
Doveva essere una soluzione provvisoria, invece il mercato in Via Vivi Gioi, davanti alla scuola materna, è una realtà tutt'altro che temporanea. Come spiega il presidente del Comitato di Ottavia Ferdinando Suraci nel parcheggio di fronte alla scuola il martedì e il giovedì c'è il mercato autorizzato e l'immondizia riempie le vie circostanti oltre a togliere parcheggi ai genitori che portano i figli a scuola e che sono costretti a parcheggiare su Via Casal del Marmo.
"Quel mercato a Ottavia c'è da circa una decina di anni. La passata amministrazione comunale aveva deciso che quel mercato doveva sorgere a Palmarola, su Via Casal del Marmo, di fronte a Via Panizzi - spiega Suraci - questo mercato era un servizio costruito in base all'articolo 11, ovvero era stata data la licenza a costruire in cambio di servizi. Anche la materna era un servizio. Putroppo però, per fare tutti i servizi non c'erano i soldi, doveva essere costruito anche un asilo nido ma ci opponemmo perché ce n'era uno a 200-300 metri. Allora hanno scelto di costruire la materna, che costava più dell'asilo nido, e di sopprimere il mercato".
Di conseguenza, quello che doveva essere un parcheggio 24 ore su 24 il martedì e il giovedì mattina è un mercato e ruba posti alle auto. "Il problema però non è solo che i genitori non sanno dove parcheggiare per accompagnare i figli a scuola - continua Suraci - quando il mercato va via e arriva l'Ama l'unica parte che viene pulita è il rettangolo del mercato e la sporcizia si accumula nelle strade laterali e resta lì per giorni. Sono tantissime le buste che volano nelle vie circostanti. Come se non bastasse, sulla collinetta di fronte alla scuola materna doveva essere costruito un centro culturale polivalente, anche con un teatro. Una favola finanziata da 20 anni e mai realizzata. Tutti dicono che non ci sono i soldi".
