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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Stazione di Ottavia: torna l'appuntamento con il Caffè Filosofico

Dopo il successo della passata stagione, torna anche quest'anno l'iniziativa lanciata dall'Associazione Culturale Lucchina e Ottavia all'interno del nuovo spazio espositivo nei locali dismessi della stazione. Prossimo appuntamento giovedì 29 ottobre

Riparte giovedì 29 ottobre la nuova stagione del Caffè filosofico alla Stazione di Ottavia, l'iniziativa lanciata dall'Associazione Culturale Lucchina e Ottavia e diventata ormai un appuntamento fisso tra gli eventi del quartiere. L'idea è quella di portare la filosofia, vista spesso come un qualcosa di astratto e lontano dalla vita di tutti i giorni, nel quotidiano dei cittadini che si prendono così una pausa (come nel rito del caffè) dai frenetici ritmi e impegni di tutti giorni per fermarsi a riflettere e confrontarsi reciprocamente su grandi tematiche sociali. 

L'Associazione, realtà da tempo attiva sul territorio, ha già sperimentato negli scorsi mesi questa iniziativa diventata con il tempo sempre più seguita e frequentata. Gli incontri si svolgono nei locali dismessi della Stazione FR3 di Ottavia, ossia il nuovo SOSE: primo spazio culturale della periferia nord-ovest della città. E non è una scelta a caso: questa particolare "sosta filosofica" è così pensata per coinvolgere ad esempio gli stessi pendolari e utenti della tratta Roma Viterbo.

La nuova stagione dell'iniziativa, lo abbiamo detto, riprende ufficialmente questa settimana con l'incontro di giovedì 29 alle ore 18:30. Gli appuntamenti successivi si svolgeranno nell'ultima settimana di ogni mese. Ogni incontro è libero, gratuito e aperto a tutti.

Tema di questo mese, "Emancipazione femminile: traguardo da raggiungere o roccaforte da difendere?". A moderare questo come gli altri incontri, la filosofa Laura Capogna, socia Phronesis.

"I risultati dei precedenti incontri di Caffè filosofico sono stati evidenti: partecipando si arricchiscono gli altri del proprio punto di vista e ci si arricchisce ascoltando quello altrui. Lo strumento è l'esercizio prezioso dell'ascolto, del potersi esprimere, anche col silenzio, e dello stare insieme comunicando senza "monitor e tastiere". Alla fine, si esce dal "Caffè filosofico" con un nuovo orizzonte di consapevolezza" scrivono i protavoce dell'Associazione Luccina e Ottavia tra le pagine del proprio blog. 

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