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Ottavia Ottavia / Viale Indro Montanelli

Parco giochi Torresina, da 18 mesi senza campetto

Abusivo o tutto a norma? Occorre una messa in sicurezza? Il comitato di quartiere chiede ancora risposte a queste domande, con la speranza di poter restituire ai bambini il tanto desiderato campo di calcio

"Per ogni mezzo blindato in più, un campo di calcetto". E' da questa frase pronunciata recentemente dal Premier Renzi che i cittadini e i volontari del Comitato di Quartiere Torresina approfittano per riportare alla ribalta la questione del campetto da calcio che si trova all'interno del parco di viale Indro Montanelli.

Per capire meglio la vicenda è necessario fare un passo indietro. Il parco giochi, per questo quartiere, si può dire rappresenti una grande conquista. Un'opera tutt'altro che scontata. Non senza precedenti ritardi e proteste, infatti, il parco venne ufficialmente (e parzialmente) aperto nel dicembre del 2011 alla presenza, tra gli altri, anche di alcuni rappresentnati istituzionali municipali e capitolini.

"I lavori non erano conclusi, ma il parco aveva già un suo nome, ZIETTA LIU’, anche se una intitolazione ufficiale, ad oggi, non è ancora avvenuta - spiegano i portavoce del comitato di quartiere - nei giorni successivi sarebbe iniziata la realizzazione del campo sportivo polivalente e del gazebo, ma nel frattempo almeno l’area giochi per bambini sarebbe stata accessibile ai cittadini: apertura e chiusura cancelli a cura del Comitato Torresina che avrebbe temporaneamente custodito la struttura e si sarebbe occupato di pulizia dei cestini e manutenzione ordinaria".

"Sarebbe dovuto essere un Campo Sportivo Polivalente come quello presente nel parco di via Ascalesi, ma le protezioni di sicurezza non arrivarono mai ed è sempre rimasto il dubbio che l’opera non fosse completa, mancando le protezioni sui cordoli di cemento armato sporgenti - continuano, e mentre il gazebo arrivò qualche mese più tardi - una inaugurazione ufficiale il campetto non l’ha mai avuta".

A marzo dell'anno scorso, si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna del parco al Comitato di quartiere, anche qui alla presenza dei rappresentanti istituzionali. "Nel corso degli anni il Comitato ha richiesto più volte una verifica della sicurezza del campetto, temendo per l’incolumità dei bambini che ci giocavano; si è chiesta almeno una conferma del fatto che il campo fosse stato fatto a norma, conferma che non è mai arrivata" spiegano ancora.

Poco tempo dopo il campetto venne chiuso in attesa di interventi urgenti di messa in sicurezza "o almeno delle carte che attestassero che fosse già a norma. Senza alcuna attestazione ufficiale, non si poteva prendere in carico per problemi assicurativi".

Da allora è passato un anno e mezzo e il campetto è ancora chiuso. Il comitato ha chiesto un incontro pubblico con i rispettivi Assessori locali all'Ambiente Ivan Errani e ai Lavori Pubblici Alessio Cecera per aggiornare il quartiere sulla situazione. "Ci auguriamo che si trovi il modo ed il tempo per capire se un campetto di pallone realizzato in un parco pubblico, sia abusivo oppure no, sia a norma oppure debba essere messo in sicurezza. Domande semplici, che attendono risposta da un anno e mezzo, mentre i bambini stanno a guardare il loro campetto chiuso".

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