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LETTORI - Ottavia: 14 anni di processo per l'intossicazione nelle mense scolastiche

Lunedì 12 marzo 2012 si è tenuta presso il Tribunale di Roma un'altra udienza nella quale il giudice designato ha unito i tre differenti procedimenti risarcitori fissando al 5 novembre 2012 la prossima udienza

Scrive il comitato Lucchina e Ottavia sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto alcuni alunni di una scuola del quartiere:

"Una vera e propria avventura giudiziaria quella vissuta da decine di famiglie del quartiere Ottavia. Il 3 novembre 1998 182 bambini delle scuole Besso e Bertolotti, furono infettati nelle mense scolastiche dalla Salmonella. Alcuni bambini furono ricoverati negli ospedali di Roma con gravi sintomi di intossicazione. A distanza di otto anni, il giorno 21 aprile 2006, il Tribunale Ordinario di Roma condannava i responsabili della cooperativa La Cascina "alla pena di 4 mesi di reclusione e 50 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali". Il 27 novembre 2007 La Corte d'appello di Roma dichiarava di "non doversi procedere nei confronti degli imputati per i reati loro ascritti per essere estinti per prescrizione" e li condannava al pagamento di circa 9000 euro a favore delle parti civili.

Il giorno 28 aprile 2009 la Corte Suprema di Cassazione, IV sezione penale, rigettava il ricorso della cooperativa La Cascina srl e la condannava al pagamento delle spese processuali oltre alla rifusione delle spese sostenute dalle parti civili.

Siamo oggi al quattordicesimo anno da quel reato di lesioni colpose ai danni di minori e l'avventura giudiziaria procede in sede civile per la statuizione del risarcimento del danno alle famiglie.

Lunedì 12 marzo 2012 si è tenuta presso il Tribunale di Roma un'altra udienza nella quale il giudice designato ha unito i tre differenti procedimenti risarcitori fissando al 5 novembre 2012 la prossima udienza. Gli avvocati Benedetti e Urcioli del foro di Roma difendono le parti civili dal 1998, nel frattempo quasi tutti i bambini assistiti sono diventati maggiorenni e alcuni dei loro genitori sono sempre più vicini alla soglia della pensione.

Una tale esperienza di iniquo processo dovuto ai tempi biblici potrebbe far pensare che i ricorrenti si siano pentiti avendo dovuto impegnare tempo, recarsi in tribunale, affrontare continuamente spese, Non è assolutamente così ed il Comitato di Lucchina e Ottavia è veramente fiero di questo senso civico esistente nel nostro quartiere. Va dato atto a queste circa 25 famiglie che hanno avuto tenacia e resistenza, e la cui vicenda è finita su giornali e televisioni, di aver dato un contributo importante alla tutela dei diritti fondamentali delle persone soprattutto quando si tratta di minori. Ma la cosa più grave e importante è che tutto questo sia avvenuto nella latitanza più completa del Comune di Roma e del Municipio XIX. Nessuna mozione, nessuna delibera di costituzione di parte civile da parte di queste istituzioni. I cittadini, come spesso accade, sono andati avanti da soli dimostrando così quanto i politici, spesso, siano distanti dai problemi dei cittadini preoccupati a coltivare altri tipi di interessi.

Noi vogliamo ringraziare sinceramente queste famiglie e incoraggiarle a non demordere. Crediamo che, alla fine, anche la Corte d'Appello di Perugia dovrà pronunciarsi sull'iniquità temporale del procedimento giudiziario. Il Comitato Lucchina e Ottavia, e crediamo anche il Coordinamento Comitati Roma Nord, saranno senza dubbio al fianco di questi cittadini di Ottavia e Lucchina perchè la loro vicenda e il loro coraggio insegnano molte cose".

 

 

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