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MonteMario Monte Mario / Piazza di Santa Maria della Pietà, 5

Museo della Mente: niente più fondi o soldi spesi male?

Della Porta, Montanari, Martelli e Patanè in visita ai padiglioni del complesso di Santa Maria della Pietà. Dal 1 luglio, non ci sono più fondi per proseguire l'attività del Servizio Educativo. Cittadini e politica locale in difesa della struttura simbolo

Insieme per salvare il Museo Laboratorio della Mente di Santa Maria della Pietà. Lo scorso martedì, il Presidente della Commissione Bilancio Andrea Montanari e l'Assessore alla Cultura Marco della Porta del Municipio XIV, il Direttore del Museo Pompeo Martelli e il Consigliere Regionale del Lazio Eugenio Patenè sono stati in visita nei locali dello storico ex manicomio. Più volte ci siamo occupati dell'annosa questione di mancanza di fondi che rischia di far chiudere presto i battenti alla struttura: la nuova giunta municipale lo sa e si è messa da subito a lavoro per affrontare e risolvere il problema. 

Il Museo afferisce alla ASL Roma E e si fonda su un modello progettuale ideato e gestito dalla UOS Centro Studi e Ricerche che tutela altresì il patrimonio storico-scientifico dell’ex Ospedale Psichiatrico, unica realtà espositiva esistente in Italia dedicata alla salute mentale e alla memoria delle istituzioni psichiatriche. "Siamo promotori di attività di educazione e formazione con le scuole e con i cittadini. Positiviamente investiti dell’attenzione dei media locali, nazionali ed internazionali, abbiamo anche preso parte a progetti europei, inserendoci così in un network internazionale e ricevendo anche prestigiosi premi e riconoscimenti", spiega il Direttore Martelli, che in questi 13 anni di attività ha imparato a convivere con le ristrettezze dei tagli da parte dell'amministrazione pubblica.

Nel 2011 la ASL Roma E  ha approvato il progetto per l’intervento di ristrutturazione ed ampliamento del Museo per il quale però ad oggi non è ancora stata trovata una adeguata copertura finanziaria. Dal 1 luglio 2013 la struttura non ha ufficialmente più le risorse economiche per prorogare i contratti di collaborazione con gli operatori dello staff del Servizio Educativo che permettono sostanzialmente di mantenerla aperta. "Non si capisce come mai sono stati trovati i fondi per l'inserimento di una vigilanza armata (costata 150.000 euro + iva), e non quelli per tenere il Museo in vita", denuncia Montanari.  


 

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