Si chiama "Campo democratico" ed è il documento con il quale il PD riparte nell'ottica del confronto congressuale per rivolgersi a tutta la comunità dei suoi iscritti a partire dai singoli circoli locali. Sabato scorso, nella sede del Circolo Torresina - Quartaccio, si è svolto un incontro di presentazione e discussione su questi temi proprio alla presenza di Goffredo Bettini, redattore di tale documento, e altre figure politiche legate al Partito come la Deputata Ileana Argentin, il Presidente del Municipio XIV Valerio Barletta, l'Assessore ai Lavori Pubblici del XIV Alessio Cecera e il nuovo Segretario di sezione Stefano Riccardi.

Molti i temi affrontati, a cominciare dal sempre più imminente appuntamento congressuale e la corsa alla leadership per la segreteria del partito. "Abbiamo quattro candidati molto diversi tra loro, con idee e visioni differenti, ma tutti di gran talento e sicuramente capaci, in maniera diversa, di rappresentare il futuro del partito" ha dichiarato Bettini, che non ha risparmiato commenti anche sulle ultime calde vicende parlamentari. "E' in corso una vera crisi democratica, che bisogna affrontare con analisi e schiettezza. Berlusconi? E' stato geniale, pur nella sua perversione, raccondando bugie e cambiando idea all'ultimo momento". E ancora una nota anche e soprattutto a commento delle ultime elezioni: "Il Pd ha ottenuto un risultato solo poco più grande rispetto a quello registrato dal Pdl al momento della massima crisi di Silvio Berlusconi: non può dirsi una vera vittoria, sarebbe da cretini".

Il concetto di crisi democratica torna anche nelle parole di Stefano Riccardi, il giovane Segretario di Sezione da poco subentrato al neo Assessore Cecera: "C'è un grande vuoto che stiamo cercando di colmare. Alle scorse elezioni, molti partiti si sono presentati come risposta alla crisi di democrazia, promettendo risposte concrete che di fatto non hanno saputo dare una volta eletti" e il riferimento è in primo luogo al Movimento 5 Stelle. Per il Presidente Barletta, invece, il salto di qualità del Pd all'interno della vita politica del Paese non può che prescindere da un respiro più ampio in una visione che sia anche europea, per essere ancora di più un partito "aperto, libero e coraggioso".