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Tagli, risorse e nuovi investimenti: il Municipio XIV approva il Bilancio, ma "ci vuole fantasia per essere ottimisti"

Maggiore attenzione alle scuole, il verde, la manutenzione stradale e la periferia in generale. Liste di attesa più snelle e nuovi bandi pubblici per coinvolgere più imprese e intervenire con più efficacia. Ma non mancano scetticismi e criticità

Più risorse a disposizione grazie ai tagli alle spese amministrative. Maggiore attenzione a scuole, strade, verde e periferia. Servizi ai cittadini più efficienti e bandi pubblici per il coinvolgimento di nuove imprese. Il Municipio XIV ha approvato il Bilancio Previsionale 2015 al termine di due giorni di seduta consiliare. Una delibera "approvata senza difficoltà" come commentato da un soddisfatto Presidente Valerio Barletta. Un bilancio (letteralmente) positivo, dunque, ma non per questo senza criticità e aspetti più spinosi.

PIU' RISORSE, PIU' SERVIZI - Rispetto a quanto speso nel 2014, aumenteranno le risorse a disposizione del Municipio per i servizi ai cittadini. "Potremo sostenere con maggiore efficacia le spese per quei settori che riteniamo essere i più importanti per la nostra Amministrazione" continua Barletta, e quindi i servizi sociali, la manutenzione delle scuole e delle strade, il decoro e la periferia più in generale. Sulle scuole, ad esempio, "stiamo puntando tantissimo. Dagli 8 interventi di manutenzione straordinaria (come l'impalcatura della Lambruschini e l'amianto della Bellingeri, ndr) alla progettazione di attività culturali e sportive da portare soprattutto all'interno delle scuole".

TAGLI E NUOVI INVESTIMENTI - "Abbiamo drasticamente tagliato le spese per il funzionamento della macchina amministrativa reinvestendo quelle stesse risorse sui servizi per il territorio" continua il Presidente. Una rimodulazione di alcune spese, che permette così di concentrarsi lì dove c'è maggiore necessità. Tutti "interventi mirati", come esortato dal giovane mini sindaco durante il dibattito in aula. Un esempio? La manutenzione del Parco Lineare ciclo-pedonale: ci sarà un bando, possibile grazie all'investimento di alcuni fondi recuperati da altre voci. Cambia anche la modalità con cui l'amministrazione locale richiede risorse al Comune: "niente richieste per così dire "standard", ma un metodo completamente diverso che si concentra sull'analisi dei bisogni dei cittadini e le priorità del territorio. Niente spazio per alcun tipo di discrezionalità".

LISTE DI ATTESA - C'è poi la questione delle lunghe, lunghissime liste di attesa per i servizi di assistenza domiciliare alle persone con disabilità piuttosto che per gli asili nido. In questo che è il secondo Municipio romano (maglia nera per il VI) con le liste di attesa più lunghe per li asili nido, si punterà a snellirle e velocizzarle una volta per tutte.

NUOVI BANDI E PIU' IMPRESE - Preso poi l'impegno di ampliare il numero delle imprese operanti sul territorio attraverso nuovi bandi "pubblici, trasparenti e pluriennali, per un servizio sempre più efficiente - continua Barletta - convinti così di poter intervenire con maggiore tempismo sulle tante criticità di un territorio più grande di un normale capoluogo d’Italia”.

SCETTICISMI E CRITICITA' - Il quadro, però, è tutt'altro che positivo. "Discorsi intrisi di soddisfazione e valutazioni positive - ricorda sul suo profilo facebook il capogruppo M5S locale Marco Terranova - Come se la realtà dei fatti non fosse caratterizzata da servizi pubblici fallimentari, edifici scolastici diroccati, mense scolastiche a volte indegne, trasporti pubblici da terzo mondo, gestione dei rifiuti da commissariare, corruzione accertata a tutti i livelli con possibili infiltrazioni mafiose oggetto di indagini della Procura, dissesto idrogeologico del territorio oltre ogni immaginazione, rete stradale e illuminazione pubblica non degna di una capitale prestigiosa". E ancora "debiti vertiginosi che impegneranno per anni i cittadini a restituire alle banche i prestiti onerosi che hanno finanziato l'inefficienza trentennale delle amministrazioni di centrodestra e centrosinistra, servizi sociali in continuo affanno con liste di attesa inesauribili, tassazione dei contribuenti ormai insostenibile, aumenti di tariffe e contributi e innalzamento delle soglie per le esenzioni o gli sconti, vendite continue del patrimonio pubblico o delle quote delle società partecipate ai privati, cementificazione selvaggia del territorio. Ci vuole veramente molta fantasia per essere ottimisti".

Anche i consiglieri del gruppo SEL, pur condividendo molte decisioni prese, sottolineano comunque alcune criticità, come ad esempio la scelta di ridurre al solo 2015 il piano di rientro triennale. "Riteniamo sia dannosa e pericolosa poichè determina uno sforzo eccessivo". Scetticismo anche rispetto alla dismissione indiscriminata delle partecipate: "tale taglio deve essere ben studiato ed accurato, non possiamo trovarci di fronte alla scomparsa di molte società importanti per il funzionamento della città, in nome del piano di rientro, devono quindi essere esaminati i singoli casi per non avere ricadute sui servizi e sull'occupazione" continuano. Preoccupazione, infine, anche per i pochi fondi messi a disposizione dei dipartimenti.

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